6.0
- Band: SPELLBLAST
- Durata: 00:46:28
- Disponibile dal: 29/03/2018
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Quarto capitolo in casa Spellblast con questo “Of Gold And Guns”, disco autoprodotto che continua la strada del cambiamento per la band lombarda che ha iniziato la propria carriera dedicandosi a sonorità power/folk con il riuscitissimo debutto “Horns Of Silence” prima di spostarsi man mano su territori più potenti come nel precedente “Nineteen”. Il nuovo sound targato Spellblast si muove su sonorità power/heavy a cui a tratti vengono inseriti degli elementi di stampo Western per seguire il concept dell’album dove ogni brano è dedicato ad un personaggio leggendario del filone dello storico Far West americano fatto di saloon, cowboys e rivoltelle, con inevitabili influenze che derivano dal maestro Ennio Morricone e dalle sue colonne sonore. Ma nonostante qualche momento più riuscito come l’opener “ Tex Willer” che presenta un buon ritornello o la più dinamica “Jesse James”, in generale i brani risultano poco frizzanti e troppo piatti soprattutto per colpa di linee vocali spesso insipide, come dimostrano pezzi scarichi come “William Lewis Manly” e “Crazy Horse”. In effetti non aiuta il cantato di Geno, nuovo arrivato al microfono; la sua prestazione non è malaccio e la sua pronuncia ricorda vagamente Damnagoras di Elvenking ed Hell In The Club, ma il suo timbro ruvido sembra più adatto a sonorità hard rock e la completa assenza di qualche coretto non aiuta a rendere il disco un po’ più vivace e vario. Questo “Of Gold And Guns” scivola via senza trasmettere forti sensazioni, tutt’altra cosa rispetto i primi scoppiettanti lavori di casa Spellblast. Speriamo si tratti solamente di un mezzo passo falso ma la parabola discendente che sta attraversando la band inizia a diventare preoccupante.