SPIRITBOX – Tsunami Sea

Pubblicato il 11/03/2025 da
voto
8.5
  • Band: SPIRITBOX
  • Durata: 00:44:25
  • Disponibile dal: 08/03/2025
  • Etichetta:
  • Rise Records

Spotify:

Apple Music:

From zero to hero: un po’ come successo ai Linkin Park – scartati da tutte le etichette quando ancora si chiamavano Xero, salvo poi conquistare il mondo – così anche gli Spiritbox, con le dovute proporzioni, sono passati dalle stalle alle stelle. Courtney La Plante e Mike Stringer, cantante e chitarrista coppia nella vita e nucleo storico della band, militavano infatti entrambi nei dimenticabili Iwrestledabearonce, formazione metalcore scioltasi senza troppi rimpianti nel 2016.
Da allora, il duo ha iniziato a lavorare a nuova musica in grado di abbattere le barriere di genere, missione compiuta quattro anni dopo con il successo virale di “Holy Roller”, preludio all’acclamato album di debutto “Eternal Blue” con il suo peculiare mix di metalcore, nu metal ed un pizzico di raffinatezza pop. A seguire, tour davanti a folle oceaniche (di spalla ai vari Korn, BMTH e similari), un paio di EP dal piglio più melodico (“Rotorscope” e “The Fear Of Fear”) e collaborazioni di varia natura, dal duetto in studio con la rapper Megan The Stallion a quelli live con Poppy e Tatiana dei Jinjier.
Arriviamo dunque alla prova del nove con “Tsunami Sea”, secondo disco che non solo conferma quanto di buono già esistente, ma anzi rilancia, ampliando ancora di più la palette sonora del debutto, in undici nuove tracce dotate ognuna di un segno distintivo. Il riff sghembo dell’opener “Fata Morgana” è un buon biglietto da visita (a Piero Pelù piace questo elemento), anche se l’apice in termini di potenza sonora è rappresentato da “Soft Spine” – un brano che mescola l’irruenza elettronica dei Linkin Park con le ritmiche sincopate dei migliori Korn, caricando a dovere la folla fino al ritornello liberatorio “You all deserve each other” – e “No Loss No Love”, che partendo dai Fear Factory arriva al progressive/groove/-core, pur senza eccedere nelle eccessive arzigogolature ritmiche che a volte penalizzano la fruibilità degli amici Jinjer.
L’uso sapiente dell’elettronica – notevolmente più evoluto rispetto al debutto, nonostante l’assenza dell’ormai onnipresente Jordan Fish – marchia a fuoco altri brani simbolo del melodic metalcore di stampo moderno come “Perfect Soul” o “Keep Sweet” (in cui abbiamo modo di apprezzare anche il tocco delicato, ma sempre variegato, del batterista Zev Rose), ma il bello degli Spiritbox è la libertà di passare dal metalcore cibernetico di “Black Rainbow”, con tanto di voci filtrate e ritmiche al limite dell’industrial, all’hyperpop cartoonesco di “Crystal Rose”, brano più vicino alla trance che al metal, ma proprio per questo in grado di attrarre nuovi ascoltatori, come già riuscito nel recente passato ai Bring Me The Horizon o agli Sleep Token.
Sul versante più melodico colpisce la capacità di Courtney La Plante e soci di penetrare le viscere dell’anima alla stregua dei migliori Deftones con i saliscendi vocali della title-track o le punteggiature elettro-acustiche che caratterizzano i quasi sei minuti di “A Heaven With Two Faces”, senza per questo voler imitare Chino Moreno come fatto da tanti colleghi; l’unico paragone più esplicito, in questo caso con le atmosfere sulfuree di “Vol. 3” degli Slipknot, emerge viceversa nella più cadenzata “Ride The Wave”, con un loop ipnotico come un carillon prima di esplodere nel devastante breakdown finale.
Quando l’emo pop scoppiettante di “Deep End” cala il sipario su “Tsunami Sea”, lo sciabordio delle onde porta con sé, oltre ad un sorriso grande per la carica di serotonina, il lascito di un disco a modo proprio spartiacque per la sua capacità di mescolare generi diversi, destinato a proiettare ancora più in alto il nome degli Spiritbox nel firmamento dell’arena metal.

TRACKLIST

  1. Fata Morgana
  2. Black Rainbow
  3. Perfect Soul
  4. Keep Sweet
  5. Soft Spine
  6. Tsunami Sea
  7. A Haven With Two Faces
  8. No Loss, No Love
  9. Crystal Roses
  10. Ride The Wave
  11. Deep End
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.