SPIRITUAL DECEPTION – Semitae Mentis

Pubblicato il 09/02/2024 da
voto
7.0
  • Band: SPIRITUAL DECEPTION
  • Durata: 00:42:55
  • Disponibile dal: 09/02/2024
  • Etichetta:
  • Amputated Vein

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Non si può dire che gli Spiritual Deception non ci stiano provando. “Semitae Mentis”, il loro debutto su Amputated Vein, ha tantissimi spunti che attraversano rapidi le dieci tracce proposte; a dir la verità, a volte questi input sono persino un po’ troppi e lasciano all’inizio un po’ disorientati, ma, procedendo con gli ascolti, il disegno dei milanesi si fa sempre più chiaro ed apprezzabile. La band è attiva dal 2016 e approda al debutto dopo una terna di EP tra cui, qualche tempo fa, avevamo notato il precedente “Oxymoron”.
La formula dei quattro lombardi parte da un ibrido fra ‘brutal’ e techno-death metal in parti grosso modo uguali e ben distribuite: growl, ritmiche ribassate, alternanza fra tempi medi, tappeti di doppia cassa e sfuriate rendono bene gli elementi ‘brutal’ mutuati principalmente dal modello statunitense o dai nostri Hour Of Penance (“The Days Of Sleep”); i frequenti cambi di tempo, l’attenzione per gli assoli di chitarra e gli arrangiamenti squillanti invece rendono omaggio ad Obscura (“Beyond Perception And Matter” su tutte) o Necrophagist in modo corretto. Emerge altro ancora però, nella costruzione dei brani, ed è la spiccatissima vena sinfonica che posiziona gli Spiritual Deception verso ovviamente i Fleshgod Apocalypse, ma anche – in senso assoluto – verso i Therion del medio periodo. Il suono di “Semitae Mentis”  è arricchito perfino da note di pianoforte e da un cantato in scream che in certi passaggi serrati non può non ricordare le sontuosità dei Cradle Of Filth.
Tutto questo non è pochissimo da assimilare, ma, come detto, dopo qualche ascolto tutto assume un suo senso e il disco decolla nel modo corretto. Si notano anche alcune volontarie dissonanze nelle chitarre soliste, con soluzioni varie nei mini assoli sparsi qua e là che in qualche modo riescono così a non essere troppo prevedibili. Bellissime inoltre le acustiche di “The Night Opens”, parentesi introspettiva a là Opeth che regala ancora una volta tanta volontà di mescolare le carte.
Buona anche la prova di voce, brutale ma comprensibile, la quale riesce a rafforzare l’idea che gli Spiritual Deception stiano veramente provando a proporsi in modo differente in un genere che, a nostro parere, non sta sfornando granché dal punto di vista dell’originalità negli ultimi tempi. L’ultima riflessione, legata proprio a quanto appena detto, riguarda la Amputated Vein, da sempre una buona label con periodiche zampate di qualità: provate a controllare il catalogo delle uscite di cinque, dieci e di quindici anni fa e confrontateli. I nomi coinvolti non potranno non farvi pensare a come nel movimento ‘brutal’ si sia inceppato qualcosa a livello di proposte. In un momento quindi in cui il death metal tecnico e più estremo non sforna chissà quali idee, gli Spiritual Deception hanno il merito di impegnarsi e provare a proporre qualcosa di proprio. È un inizio non completamente orientato, ma molto positivo.

 

TRACKLIST

  1. The I Swells... (Decadence pt. I)
  2. Atavic Future (Decadence pt. II)
  3. The Days of Sleep (Decadence pt. III)
  4. Beyond Perception and Matter
  5. Dirac Sea
  6. The Night Opens
  7. On the Edge of the Abyss
  8. Thousand Lives Within
  9. Individuality Dissolves
  10. ...to the Coldest Decline (Decadence pt. IV)
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