7.0
- Band: CALIBAN , HEAVEN SHALL BURN
- Durata: 00:37:41
- Disponibile dal: 26/07/2005
- Etichetta:
- Lifeforce Records
- Distributore: Andromeda
Spotify:
Apple Music non ancora disponibile
Era il 2000 quando la Lifeforce Records pubblicò uno split CD con protagoniste due band emergenti dell’allora giovanissima scena metalcore teutonica: Heaven Shall Burn e Caliban. Oggi, a cinque anni di distanza – complice anche la grande amicizia che da sempre lega le due formazioni – l’esperimento viene ripetuto e, proprio come allora, l’ascoltatore si trova al cospetto di due performance davvero stratosferiche! Gli Heaven Shall Burn partono a razzo con “Unleash Enlightment” e “No One Will Shed A Tear”, due brani stilisticamente vicini allo stile del recente “Antigone”: il primo si rivela un pezzo piuttosto articolato e dal sapore epicheggiante, il secondo invece punta tutto o quasi sull’aggressività e finisce per dimostrarsi una vera e propria palata in faccia! Due ottimi episodi, veramente nulla da dire! Seguono quindi l’intermezzo orchestrale “Nyfaedd Von” – del tutto sulla scia di quelli contenuti in “Antigone” – una buona ri-registrazione della vecchia “If This A Man” e due cover song a dir poco ignoranti: “Downfall Of Christ” dei mitici Merauder e “Destroy Fascism” (yeah!) degli Endstand. Con quest’ultima cover termina “il lato” dedicato alla band di Erfurt ed inizia quello dei Caliban, i quali decidono anche loro di partire con una composizione inedita. “The Revenge” sorprende non poco perché, prima di presentare i soliti, tamarrissimi breakdown, attacca con un riffing che molto ricorda quello dei grandissimi “Shadow Hearts” e “Vent”. Anche il ritornello, pur essendo rigorosamente in voce pulita, non è poi così frivolo come quelli contenuti nell’ultimo “The Opposite From Within”… anch’esso infatti finisce in qualche modo per ricordare quelli udibili in alcune delle canzoni del succitato “Shadow Hearts”. Un gran bel brano, davvero! A questo punto i Caliban, anziché presentare cover o altri inediti come i loro colleghi, fanno un tuffo nel passato e ci ripropongono – in una veste lievemente rinnovata – quattro loro vecchi cavalli di battaglia: “Arena Of Concealment” (originariamente contenuta nel primo full length “A Small Boy And A Grey Heaven”), “One Day” e “One More Lie” (entrambe dall’omonimo mini di debutto), e “A Summer Dream”, estratta proprio dal precedente split. Quindi largo spazio all’acido screaming del cantante Andy, a riff veloci e assassini e a breakdown calibrati alla perfezione… quasi inutile dire che questi soli quattro brani, ora forti di una produzione magnifica, spazzano via l’intero ultimo lavoro dei nostri. Dunque, chi vince tra Heaven Shall Burn e Caliban? Diciamo i primi ai rigori, giusto perché tutto sommato si sono impegnati un po’ di più nel confezionare la loro parte di tracklist per questo CD. CD che sentiamo di poter consigliare seduta stante a tutti coloro che sono in possesso dei vari “Whatever It May Take”, “Antigone” e “Shadow Hearts” e che sono desiderosi di approfondire ulteriormente la loro conoscenza su due band che, in modi ormai assai diversi, stanno scrivendo la storia del metalcore europeo. Ennesima grande uscita per la Lifeforce.