7.0
- Band: NO MORE FEAR , SIN DRIVEN TIDE
- Durata: 00:42:17
- Disponibile dal: /07/2004
- Etichetta:
- Indelirium Records
- Distributore: Goodfellas
Piacevole e gradito split-CD, questo propostoci dalla Indelirium Records, e che vede protagonisti due gruppi della provincia di L’Aquila, i gothic-rock metaller Sin Driven Tide e i deathster No More Fear. Innanzitutto, si deve dire che lo split è confezionato davvero in modo professionale, non tanto nella veste grafica, essenziale il giusto, quanto nella produzione e nel mixaggio, decisamente di alto livello, avvenuti agli Acme Recording Studio, e inferiore a pochi dischi regolari che vengono immessi sul mercato. Ma veniamo alle band: entrambe dei quintetti, hanno in comune la presenza del chitarrista Alex Montoneri e, nei loro rispettivi generi, si fanno valere dignitosamente. I Sin Driven Tide, pur venendo presentati con un fuorviante “metal, svisate emo e rifiniture rock”, in realtà suonano un rock oscuro, spesso sconfinante nel gothic metal puro, e con notevoli vocazioni radiofoniche, tanto da rendere i cinque brani presentati dei papabili singoli da classifica (e si fa riferimento, in particolare, all’accattivante “Breathing” ed a “Last Tide”). Buona la prestazione dei musicisti e discretamente espressiva e convincente la voce di Daniele Campea, così come gli azzeccati arrangiamenti che vanno ad integrare le composizioni del combo abruzzese. Davvero molto bella la conclusiva “My Delirium”, dotata di un toccante giro alle tastiere ben riuscito. Tecnicamente parlando, si può fare lo stesso discorso anche per i corregionali No More Fear, autori di un’ottima prestazione e proponenti un death metal ben a cavallo tra influenze americane e nord-europee, con leggera prevalenza delle seconde sulle prime. Incisive le parti vocali di Gianluca “Chemio” Peluso, a suo agio sia con un timbro growl pieno e corposo, sia con uno screaming simile a quello di Daniel Botti dei Node. Gli intrecci chitarristici spesso ricordano i Dark Tranquillity ed il loro particolare, tagliente riffing, vuoi anche per qualche sparuta divagazione acustica, ad esempio presente in “Odin”. Ben in evidenza anche la sezione ritmica, prodotta perfettamente e decisiva nell’evoluzione delle trame sonore costruite dai No More Fear. “Eyes Of Ember” è forse la traccia meglio riuscita e meglio articolata, ma anche “Squall” mostra una band in salute e conscia del fatto suo. Per concludere, quindi, diciamo che le formazioni suonanti in questo notevole split hanno già la capacità di cimentarsi sulla lunga distanza e, fornite di degne produzioni, come in questo caso, fanno decisamente una bella figura. Complimenti!
Contatti:
SIN DRIVEN TIDE sindriventide@hotmail.com
NO MORE FEAR acmerecording@hotmail.com
http://www.nomorefearweb.com