6.0
- Band: PHIL ANSELMO , WARBEAST
- Durata: 00:18:00
- Disponibile dal: 08/01/2013
- Etichetta:
- Season Of Mist
- Distributore: Audioglobe
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La passione di Phil Anselmo per i film horror è cosa nota e, se non lo fosse, la copertina di questo split ce lo rivelerebbe, essendo palesemente ispirata al film horror giapponese “The War Of The Gargantuas”, del 1966, di Ishiro Honda. Diciamoci la verità, il motivo di maggior interesse di questa pubblicazione risiede nelle anticipazioni del disco solista di Phil Anselmo, rappresentate dalle canzoni “Conflict” e “Family, Friends And Associates”. La vera e propria “novità” celata tra queste tracce non è tanto legata ad un’espressione così estrema (con la quale Phil Anselmo si era già misurato tra alcuni momenti di “The Great Southern Trendkill”, la collaborazione coi Necrophagia, i Superjoint Ritual e gli Arson Anthem), quanto alla sua modalità, un po’ meno coinvolta in soluzioni affini all’hardcore (altra passione del cantante) e, quindi, prevalentemente concentrata sulla componente metal estremo. Questo, riferendoci alla filosofia del personaggio in questione, è da intendersi nella sua accezione più ampia, tant’è vero che nelle due composizioni – entrambe dalla struttura molto lineare – troviamo dal black metal (particolarmente in “Conflict”) al thrash metal più velenoso, ovviamente insozzato da abbondanti mani di cattiva disposizione sludge. L’impressione che resta è, dunque, curiosità verso l’imminente lavoro solista di Phil Anselmo, nonostante la sua voce si confermi in fase calante (ma già lo sapevamo dal precedente EP dei Down). I Warbeast, invece, praticano un thrash metal rude e quadrato, dal suono grasso, assolutamente privo di artifizi “d’acchiappo” e spesso tendente a ritmiche più affini al death primigenio che al thrash tout-court. Questi “rozzoni” texani non sono particolarmente originali, ma hanno il particolare pregio dello “spingere”: muovendo infatti da presupposti slayeriani, appesantiti da tutta la “cafonaggine” southern possibile, il loro intento primario – nei due pezzi che possiamo ascoltare – è quello di devastare tutto a colpi di urla e blastbeat. Non male, specie per chi apprezza quest’accezione dello spirito underground. In conclusione, possiamo certamente considerare sufficiente questo split, perché riesce a dare un’idea palpabile di ciò che ci aspetta nelle future pubblicazioni degli artisti coinvolti.