6.5
- Band: STAIND
- Durata: 00:54:53
- Disponibile dal: 12/09/2008
- Etichetta:
- Roadrunner Records
- Distributore: Warner Bros
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La musica degli Staind è descrivibile con l’espressione del loro frontman: barba di tre giorni, volto chino, occhi socchiusi, sopracciglia inclinate con una curvatura molto accentuata, labbra mai troppo aperte pronte a sbuffare fumo. Tristezza, malinconia, al limite gioia commossa. Gli Staind hanno molto in comune con Masini è vero, ma il loro passato, legato per amicizie e una tuta dell’Adidas al movimento nu metal, ne decreta l’assoluta rispettabilità, assieme ad una discografia di successo (in pochi han debuttato tre volte alla numero uno di Billboard). Il debutto su Roadrunner non cambia le carte in tavola, già dal titolo l’unico progresso, nel songwriting collaudatissimo della band, è cronologico, ed è facile giustificare la formazione, che ha già trovato formula e dimensione perfetta nelle ballad elettriche che sono loro marchio di fabbrica. Entrati nell’ottica è innegabile come i tredici pezzi di “The Illusion Of Progress” siano una eccezionale successione di singoli per violentare la Billboard Modern Rock Chart o sverginare la nostra Virgin Radio, sia nel cuore più intimo (“Pardon Me” o “The Corner”, che presenta un azzeccato coro gospel) che nelle parti più elettriche (“This Is It”). Unico problema è che, al posto di osare rivelando il lato più bluesy di Mushock o sperimentando verso il rock classico, gli Staind preferiscono mettere il pilota automatico e sfornare l’ennesima collezione di singoli per radio: un peccato, visti gli spunti interessanti che affiorano.