STORMO – Endocannibalismo

Pubblicato il 06/02/2023 da
voto
7.0
  • Band: STORMO
  • Durata: 00:28:39
  • Disponibile dal: 10/02/2023
  • Etichetta:
  • Prosthetic Records

Spotify:

Apple Music:

Gli Stormo rappresentano oramai un bel pezzo di storia dell’hardcore italiano e non. Sono in giro da circa una quindicina d’anni e, se in questo lasso di tempo si è frequentato un minimo l’ambiente dei live hardcore, è stato impossibile non imbattersi almeno una volta nei loro deflagranti concerti. Un’esperienza che difficilmente può lasciare indifferenti, grazie a una mescolanza peculiare di fragilità, istintività rabbiosa, malinconia, strappi brucianti e pause commoventi: il tutto miscelato a velocità schizoidi e impreziosito da un cantato in italiano disordinato, molto parlato, irregolare e sentito, che ha sempre distinto i ragazzi di Feltre dalla concorrenza. Ora che li ritroviamo al quarto album “Endocannibalismo”, ci sembra sia passata un’era geologica da quando li vedevamo promuovere il folgorante esordio “Sospesi Nel Vuoto Bruceremo In Un Attimo E Il Cerchio Sarà Chiuso”. Il suono della formazione, con Converge per l’anima più ruvida e Birds In Row per quella più sensibile ed estatica a fungere da stelle polari, si è nel frattempo cristallizzato in un brillante ibrido tra hardcore, screamo e piccoli ricami melodici tipici del punk italiano, quello più verace e datato. Riascoltando l’uno dopo l’altro gli album pubblicati finora, il processo evolutivo sembra quasi essere andato al rovescio, per certi aspetti: accanto alla proverbiale frenesia, lucida scompostezza e i ritmi scattanti, gli Stormo (eh sì, non abbiamo sbagliato a scrivere, hanno abbandonato il precedente nome con le parentesi graffe e la O finale lì in mezzo) hanno compiuto un processo di relativa asciugatura e incrudimento del proprio flusso di note. Sempre riconoscibili nella loro formula fulminea e fustigante, quel divagare umorale delle prime prove si è andato a ridurre, per prendere una direzione più netta e univoca.
Se nella fase più giovanile si assisteva al comprensibile desiderio di abbracciare uno spettro emotivo amplissimo, ora la rabbia e l’energia sono incanalate in modalità più scarne e asciutte. Quando in precedenza l’adrenalinica, sfacciata azione del gruppo si permeava di un pizzico di cerebralismo, con la voce a vorticare sfibrante toccando e fuggendo via da mille concetti, lasciandoci, tanto per citare il titolo del primo disco, ‘sospesi nel vuoto’, a interrogarci sul significato di quanto sentito, ora la miscela strumentale risulta meno imprevedibile. Non che i quattro siano ora quadrati e lineari, ma talune complicatezze quasi in zona mathcore si sono affievolite, a favore di un incedere fin più bruciante, in questo non perdendo nulla di quell’ansia comunicativa che li ha distinti fin dall’affacciarsi sui palchi di ogni latitudine. E se forse, ammettiamolo, dati gli inizi, ci saremmo anche attesi un pizzico di sperimentazione in più nel corso degli anni, quel che offre “Endocannibalismo” rimane un ascolto decisamente appagante.
La tracklist infatti scorre via veloce, vibrante, presentando una bilanciata alternanza di motivi più riflessivi e attacchi alla giugulare, disciplinati da una sezione ritmica propensa a infittire le trame e concedersi accelerazioni brevi e intense. L’insieme appare più metallico del solito, le chitarre si fanno spesso arcigne e minacciose, venendo meno a quell’emozionalità che sentivamo di associare quasi immediatamente al gruppo. Ed è questa una scelta che funziona, perché gli Stormo in versione torbida e spietata sono particolarmente convincenti, come nel corso della title-track o dell’appena successiva “Disequilibrio”. Cambi di tempo, stacchi indiavolati, un senso di beato caos albergano ancora nell’anima della formazione, mediati da un approccio più cinico, una volontà di andare dritti al punto ancora più pressante di prima. Oggi gli Stormo continuano ad emergere con una forte personalità all’interno del mondo hardcore, pur mutando lievemente pelle: ora a farsi preferire è la forza d’urto, il modo in cui ci scuotono e travolgono, la ferocia che traspare nel torrente di sentimenti di cui le liriche sono avvolte. Un bel rientro.

TRACKLIST

  1. Valichi, Oltre
  2. PV77
  3. Sorte
  4. Spire
  5. Anabasi
  6. Frame
  7. Endocannibalismo
  8. Disequilibrio
  9. Deserti
  10. Vipere, Ombre
  11. Sopravvivenza e Forme
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.