8.0
- Band: STORMRULER
- Durata: 01:00:24
- Disponibile dal: 06/11/2020
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Ci avviciniamo sempre di più alla conclusione di questo infausto 2020 parlandovi dell’esordio indipendente di una promettente formazione di genere black metal statunitense. I membri ufficiali degli Stormruler sono solamente due: il batterista Jesse Schobel e il chitarrista Jason Asberry, entrambi dediti anche alla cura del comparto vocale; del basso si è invece occupato Derek Engemann, direttamente dalla band solista di Phil Anselmo. Ebbene questi ragazzoni, lo diciamo subito, sono riusciti a tirare fuori senza troppe pretese iniziali uno degli album di metallo nero più interessanti ed esaltanti degli ultimi mesi, e questo funge anche da riprova del fatto che gli americani sono perfettamente in grado di attingere dal calamaio europeo per sfornare prodotti in grado di far impallidire persino realtà provenienti dalle tanto decantate fredde terre di Norvegia.
Musicalmente questo “Under The Burning Eclipse” propone un black metal epico e belligerante, che riesce incredibilmente a risultare fresco e fomentante, seppur in piena tradizione con diversi mostri sacri del genere; il tutto tenendo per gran parte della tracklist il piede rigorosamente ben affondato sull’acceleratore: l’aggressività e la componente speed giocano infatti un ruolo discretamente importante, fungendo da bastione portante insieme alla musicalità tetra e sanguinaria, ma nel contempo relativamente orecchiabile e melodica, così da poter valorizzare le atmosfere e le tematiche tipicamente di stampo dark fantasy, con tutto quello che ne consegue a livello di coinvolgimento. A queste vogliamo dedicare un paragrafo a parte, poiché la duplice natura narrativa dell’album merita di essere analizzata con la dovuta accortezza.
Una parte delle vicende narrate all’interno della tracklist, anche grazie all’ausilio di numerosi intermezzi strumentali, attinge a piene mani dall’apprezzatissimo ciclo fantasy “Il Libro Malazan Dei Caduti” e dal suo immaginario high fantasy, nato dalla penna dello scrittore canadese Steven Erikson, senza dubbio una delle saghe letterarie più amate e discusse dagli estimatori del genere. Ma è sull’altro nerissimo calamaio qui presente che vogliamo soffermarci in questa sede, nonché il più influente: come intuibile da titoli come la iniziale “Reign Of The Winged Duke”, “Of Hallowed Souls & Distant Flame” o la conclusiva “Fear The Old Blood”, che sono anche tre tra gli estratti più potenti e incisivi del pacchetto, è chiaro che l’altra grande fonte di ispirazione degli Stormruler non possono che essere i videogiochi della From Software, in particolar modo “Dark Souls” e il più gotico “Bloodborne”. Lo stesso nome della band si riferisce all’iconica spada introdotta già nel precursore “Demon’s Souls”, utilizzata dallo straniero nel combattimento contro il Signore delle Tempeste. Da Seth il Senzascaglie, passando per la Fiamma Eterna, fino a giungere all’enigmatica Presenza della Luna di Sangue sono davvero tante le figure care a noi appassionati che trovano il proprio posto in questa malvagia epopea musicale.
Con questo però vogliamo scongiurare eventuali scetticismi da parte di chi non si ritiene appassionato né di letteratura fantasy né di videogiochi, in quanto l’ascolto risulta comunque davvero sopra la media anche se approcciato senza il cuore di un amante dei suddetti ambiti. Chi mangia pane e Bathory, Immortal e Rotting Christ abitualmente, con in più una leggerissima punta di power metal a fungere da collante, si troverà davvero a suo agio come non mai in questa ora esatta di metallo puro, scuro come le armature dei cavalieri neri a guardia della Prima Fiamma.
Purtroppo ad oggi l’album è reperibile facilmente solo in formato digitale, ma la band ha fatto sapere tramite i suoi canali social che presto potremo disporre anche di un’edizione fisica, che consigliamo naturalmente a tutti gli estimatori di acquistare. Di lavori di questo tipo c’è davvero bisogno, poiché rafforzano il legame tra mondi che non possono che trarre beneficio l’uno dall’altro, come appunto musica, videogiochi e letteratura, e il tutto sempre mantenendo su livelli elevatissimi la componente musicale. Perciò non avete scuse, fate un salto su un qualsiasi portale di diffusione musicale e lasciatevi trascinare.