6.5
- Band: STORMWARRIOR
- Durata: 44:23
- Disponibile dal: 24/01/2014
- Etichetta:
- Massacre Records
- Distributore: Audioglobe
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Ecco tornare sornioni i tedeschi Storwarrior che, dopo due album abbastanza trascurabili come “Heading Northe” e “Heaten Warrior”, sembrano aver ritrovato l’ispirazione degli inizi. Fin dalle prime note, “Thunder & Steele” pare voler cancellare le scialbe prove offerte nel passato recente: la band appare in palla, il cantante e leader Lars Ramcke (unico membro originale rimasto) convince come agli inizi, e la produzione affidata al buon Piet Sielck risulta pulita e potente. Insomma, le carte per un pronto riscatto sembrano esserci tutte. Ed infatti è proprio così: si parte alla grande con la titletrack, un gradevolissimo pezzo Gamma Ray fino al midollo, e si continua a godere con la martellante “Metal Avenger”. “Sacred Blade” conferma la splendida forma dei tedeschi: fino a questo momento tutto gira a meraviglia e i ritornelli fanno decollare i pezzi. “Ironborn” si segnala come uno dei momenti migliori in assoluto: la formula è quella degli Helloween periodo “Better Than Raw” e “The Dark Ride”, con il valore aggiunto Ramcke alle vocals, protagonista di una prestazione (come in tutto il disco) coriacea tramite la sua caratteristica ugola raschiante. “Steelcrusader” continua sulla sicura strada intrapresa dalla band, strada che riserva degli ostacoli solo nella scontata “Chyld Of Fire”, nella tentennante “One Will Survive” e nella conclusiva “Servants Of Metal”, canzone quest’ultima che vorrebbe chiudere alla grande l’album, ma che finisce per presentare cori un po’ troppo ingarbugliati, generati dell’eccessiva voglia di stupire. Gli Stormwarrior, finché continueranno ad esistere, suoneranno imperterriti metal anni Ottanta a volte bene ed altre meno bene. Questa è una di quelle volte in cui hanno svolto meglio il loro compito, riuscendo a confezionare un disco consigliabile a tutti i fan del genere.