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- Band: STORMWITCH
- Durata:
- Disponibile dal: //2002
- Etichetta:
- Metal Blade Records
Reunions, reunions ed ancora reunions! Al giorno d’oggi rimettere in piedi vecchi astri del passato sembra essere la cosa più facile su questa terra. Proprio di recente è avvenuto il discusso come back dei Warlord, oggi invece è il turno di Andy Muck e dei suoi Stormwitch tentare il colpaccio! Il combo tedesco, considerato una vera band di culto, è riuscito ad imporsi tra la metà degli anni ottanta ed i primi anni novanta grazie ad uno stile che all’heavy metal di influenza teutonico-britannica conciliava atmosfere romantico-barocche tanto efficaci da regalare alla band l’appellativo di “Masters Of Black Romantic”. Nonostante gli iniziali sospetti su tale reunion, ebbene “Dance With The Witches” spazza letteralemtne via ogni più piccolo dubbio: il singer Andy Muck, unico membro storico della band, si è circondato di validi musicisti come Fabian Schwarz e Alex Schmidt (entrambi ex Tyran-Pace), Martin Winkler (Nihtwolf) e Marc Oppold (ex Tyrant) e, rimboccandosi le maniche, ha dato vita ad un validissimo full lenght di tonante heavy metal. Una intro barocca dà inizio alla danza di “Mens Of Miracles”, epico mid tempo che, per stile e fascino, ricorda le vecchie produzioni Stormwitch, in particolare il pluri-acclamato “Beauty And The Beast”. A seguire la tiratissima title track, un’ispirata power song ultimo grido in cui spiccano i duelli melodici tra le sei corde di Winkler/Schwarz ed ancora “Jeanne D’Arc”. Questa volta in primo piano sono le cupe atmosfere che hanno reso famosi nel passato Andy Muck, Lee Tarot e Steve Merchant (gli storici chitarristi), subito abbandonate nell’allegra marcia “Devil’s Pride” -che molto assomiglia al motivetto di una nota pubblicità di pile in onda sui nostri schermi fino a poco tempo fa. In sintesi “Dance With The Witches, è un album variopinto i cui pezzi sono l’uno diverso dall’altro pur mantenendo i classici elementi della musica firmata Stormwitch. Avendo potuto constatare la buona salute di cui gode la band, anche per quanto riguarda l’aspetto live (fantastico il loro show al Wacken Open Air, ndJR), l’augurio è di poterci ritrovare in futuro davanti ad altri cento dischi validi quanto “Dance With The Witches”…e non si sa mai che la band riesca ad avere la fortuna che il crudele passato non le ha donato. Bentornate streghe!