6.5
- Band: STRATOVARIUS
- Durata: 01:42:15
- Disponibile dal: 29/06/2012
- Etichetta:
- earMusic
- Distributore: Edel
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Gli Stratovarius negli ultimi anni sono stati spesso nell’occhio vigile della stampa specializzata, dapprima per la tumultuosa dipartita del chitarrista nonchè leader storico Timo Tolkki e successivamente per via del tumore alla tiroide che ha colpito il batterista Jorg Michaels. Uscito vittorioso dalla battaglia più importante della propria vita, il drummer tedesco ha ad ogni modo deciso di lasciare la band e i suoi impegnativi tour per poter dedicare maggior tempo a se stesso. Il gruppo, condividendo questa decisione, ha deciso di celebrare l’addio di Michaels con tour e con questo live album in CD e DVD/Blu-ray registrato a Tampere il 19 novembre 2011. Il lavoro, di cui analizziamo la versione doppio CD, contiene una setlist ricca di classici, molti dei quali presi dalla pietra miliare “Visions”, quali la stessa “Visions (Southern Cross)” o le immancabili “Kiss Of Judas”, “Black Diamond”, “Paradise” e “Coming Home”, più una serie di discreti pezzi recenti , come “Darkest Hours”, “Under Flaming Skies” o “Winter Skies”, che ben rappresentano le produzioni post-Tolkki. Presenti anche le cover di “Burn” dei Deep Purple era Coverdale e “Behind Blue Eyes” dei The Who, quest’ultima decisamente meglio reinterpretata rispetto alla prima. La prestazione della band è buona, con una sezione ritmica compattissima e un chitarrista talentuoso quale è Matias Kupiainen. Non possiamo fare invece a meno di notare la minor precisione rispetto ai tempi d’oro di Timo Kotipelto sulle parti vocali più alte. Il cantante tende un po’ troppo a staccare i versi dei brani più classicamente power quali ad esempio “Father Time” o “Paradise” ma trattasi ad ogni modo di dettagli non troppo rilevanti, tra l’altro ben compensati da una migliorata espressività sui lenti e sulle parti più basse. I suoni sono abbastanza genuini, non patinati o dal retrogusto artificiale come in molte produzioni live moderne, anche se rileviamo in più occasioni un’eccessiva predominanza del basso. Lontano dall’essere definibile come un’uscita imperdibile, “Under Flaming Winter Skies” è un lavoro dal valore simbolico, un vero e proprio tributo ad un membro storico degli Stratovarius che con il suo stile potente e preciso ha contribuito a fissare quel sound a cui a partire dagli anni ’90 si sono ispirate centinaia di power metal band di tutto il mondo.