STRIGOI – Abandon All Faith

Pubblicato il 20/11/2019 da
voto
7.5
  • Band: STRIGOI
  • Durata: 00:44:11
  • Disponibile dal: 22/11/2019
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Warner Bros

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Si può affermare che l’esperienza Vallenfyre abbia rappresentato un’ulteriore consacrazione come musicista per Greg Mackintosh. “A Fragile King”, “Splinters” e “Fear Those Who Fear Him” si sono infatti rivelati tra i più interessanti e comunicativi album death/grind/doom degli ultimi anni. Tre opere che hanno mostrato anche e soprattutto la grande facilità di scrittura del leader dei Paradise Lost, uno che sembra incapace di smettere di tirare fuori canzoni dal proprio cilindro. I Vallenfyre tuttavia erano nati come sfogo al periodo negativo vissuto dal musicista britannico dopo la scomparsa del padre; volendo ora chiudere quella fase e prendere le distanze dai connotati negativi ad essa correlati, Mackintosh lancia Strigoi, gruppo che lo vede impegnato con il bassista Chris Casket, già membro della line-up da concerto dei suddetti Vallenfyre.
Avendo questa volta curato anche il grosso della produzione, non stupisce che “Abandon All Faith”, esordio ufficiale del progetto, sia un album 100% Mackintosh. Il nervoso procedere delle dodici tracce in scaletta è quello tipico degli ultimi dischi del precedente side-project: il suono crudo, quel mood tra il polemico e il sinistro e l’ampio assortimento di soluzioni, che a livello di riff e strutture pescano liberamente dalla tradizione grind, death e doom metal, sono ormai i marchi di fabbrica del Mackintosh lontano dai Paradise Lost. Al di là di alcuni accenni black metal e di un’atmosfera nefasta ancora più pronunciata del solito (da cui talvolta emerge un sentore industrial), non c’è dunque nessuna reale sorpresa in questo nuovo lavoro. A livello di ossatura, è lampante come il duo abbia cercato di confezionare una tracklist multiforme, giocando con la durata e il diverso carattere dei brani, affiancando tracce brusche e lineari ad altre in cui è l’afflato death-doom a dominare. Sotto questo aspetto, “Abandon All Faith” risulta forse più vicino a “Splinters” che a “Fear…”, visto che quest’ultimo spingeva un po’ più sul versante grind rispetto alle altre prove.
In ogni caso, “Phantoms”, “Carved Into the Skin”, “Plague Nation” e la title track sono l’apoteosi del songwriting di Mackintosh, pezzi inquieti nel mood generale e catartici nelle accelerazioni, dove l’essenzialità dell’impianto strumentale permette alle melodie di guadagnarsi il meritato primo piano. Non tutto il materiale raggiunge tali vette, ma al tempo stesso non si registrano veri cali di tensione. Conseguire un risultato tanto espressivo all’interno di un approccio volutamente spoglio e senza compromessi è di certo un’ulteriore conferma del talento e dell’innata ispirazione di uno dei più grandi compositori della storia del metal. Con “Abandon All Faith” Mackintosh forse non compie alcun vero passo in avanti a livello di ricerca sonora, ma quanto qui proposto difficilmente lascerà con l’amaro in bocca coloro che hanno sempre amato la sua musica.

TRACKLIST

  1. The Rising Horde
  2. Phantoms
  3. Nocturnal Vermin
  4. Seven Crowns
  5. Throne Of Disgrace
  6. Carved Into The Skin
  7. Parasite
  8. Iniquitous Rage
  9. Plague Nation
  10. Enemies Of God
  11. Scorn Of The Father
  12. Abandon All Faith
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