STRIKER – Ultrapower

Pubblicato il 08/02/2024 da
voto
7.5
  • Band: STRIKER
  • Durata: 00:41:26
  • Disponibile dal: 02/02/2024
  • Etichetta:
  • Record Breaking Records

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Ci sono voluti sei lunghi anni, un album live, una campagna Kickstarter e ben sei singoli, ma è finalmente giunto il momento di parlare del settimo lavoro in studio ad opera degli heavy metaller canadesi Striker, che rendono omaggio al becerissimo titolo “Ultrapower” con una copertina tra le più ignoranti in cui abbiamo mai avuto modo di imbatterci, con un motore rombante e fiammeggiante in bella vista; senza contare le foto pubblicate nelle settimane precedenti il lancio, in cui la band si presenta con addosso degli sgargianti abiti di derivazione anni ’80 degni di un party a tema.
Considerati gli anni trascorsi dal resto della discografia, costellata peraltro di uscite dall’ottimo livello qualitativo, è comprensibile che ci fosse più di qualche dubbio in merito al risultato conseguito col nuovo prodotto in uscita, ma con la iniziale “Circle Of Evil” possiamo dire che ci si sente immediatamente ‘a casa’, grazie alla sua natura grintosa e melodica, con un ottimo guitar work e il sempre eccellente contributo vocale da parte del frotman Dan Cleary.
Già con la successiva “Best Of The Best Of The Best” l’atmosfera si fa immediatamente più ballabile e caciarona, con un ritornello di parvenza hard rock/pop che non ci stupirebbe trovare in un pezzo degli svedesi Eclipse, che a sua volta precede la successiva “Give It All” e i suoi inserti dal suono simile a quello di un sassofono. Poco dopo, ci pensa “Blood Magic” ad incrementare nuovamente la componente più accelerata e feroce, seppur mantenendo comunque ben salda la presa sugli elementi più orecchiabili e mettendo in chiaro quanto la band non voglia saperne di mettere in secondo piano alcun lato del proprio carattere musicale. Non a caso, anche “Sucks To Suck” risponde perfettamente a questo concetto, per via di una indiscutibile natura tipicamente speed/heavy/power, ma anche di una sorta di vena pop volta a valorizzare i ritornelli e l’assimilabilità dei pezzi.
Onestamente, mettendo da parte l’hard rock di stampo ottantiano, non ricordiamo di aver ascoltato molti altri album metal senza sapere se avessimo più voglia di pogare, ballare o fare headbanging: qualcuno potrebbe lamentarsene in quanto troppo catchy e qualcun altro potrebbe invece ritenerlo troppo metallaro, ma personalmente riteniamo che la risposta sia nel mezzo, e non esageriamo nel momento in cui ammettiamo di esserci divertiti come degli scemi in compagnia del qui presente “Ultrapower”.
Andando avanti incrociamo una “Ready For Anything” a metà tra il repertorio degli Steelheart e quello dei Gamma Ray, per poi imbatterci in una “City Calling” in cui addirittura la band inserisce degli inserti di derivazione synth pop, in una maniera poco dissimile da quella dei finlandesi Beast In Black, che troveremo anche più avanti in misura maggiore in “Live To Fight Another Day”. Tuttavia è nuovamente una condizione temporanea, considerato che in meno di tre minuti “Turn The Lights Out” ci spettina per bene a suon di riff taglienti e impattanti, mentre il midtempo “Thunderdome” placa momentaneamente la nostra fame di adrenalina grazie a un andamento pacato, pronto però a scoppiare verso la fine.
La conclusione è piacevolmente sconclusionata e giunge con un pezzo il cui titolo, tradotto, significa letteralmente ‘rissa al pub’, che mette uno scorretto e gradevole sigillo ad un album che, nonostante qualche aspettativa a sfavore, ci ha divertito a dei livelli davvero elevati, rimanendo metal ‘autentico’ al 100%, ma senza prendersi esageratamente sul serio e non lesinando sui rimandi esterni al genere, dosati però con cura e volti a donare al tutto quel sapore di epoca mitizzata che tanto piace ai più nerd tra i metallari all’ascolto.

TRACKLIST

  1. Circle Of Evil
  2. The Best Of The Best Of The Best
  3. Give It All
  4. Blood Magic
  5. Sucks To Suck
  6. Ready For Anything
  7. City Calling
  8. Turn The Lights Out
  9. Thunderdome
  10. Live To Fight Another Day
  11. Brawl At The Pub
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