6.5
- Band: STRYNN
- Durata: 00:43:36
- Disponibile dal: 01/03/2013
- Etichetta:
- Mortis Humanae Productions
Spotify:
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Dopo uno split CD assieme ai connazionali Galvauder rilasciato lo scorso anno, i francesi Strynn fanno il loro esordio con “Decadence”, un album black metal pieno di nostalgia e disperazione. La band di Bordeaux, nata dalla ceneri dei Black Storm, non sembra però voler ripercorrere la strada delle religious black metal band connazionali, quanto piuttosto sembra orientata a seguire quel sound tradizionale e gelido della scuola norvegese. D’interessante, al solito black metal tradizionale, gli Strynn aggiungono delle melodie graffianti ed una certa dinamicità di fondo. Il riffing è soddisfacente se si considera che “Decadence” è un debutto, ma la band è brava soprattutto a dare una forma compiuta ai propri brani. A volte l’atmosfera è piuttosto notturna, a tratti persino mistica e viene creata dal trio francese senza l’utilizzo delle tastiere. Gli Strynn sono abili a dare alla propria musica un pathos leggermente evocativo con un riffing monocorde assai semplice, ma efficace. Il cantato, rigorosamente in screaming, è convincente nonostante spesso si limiti a seguire le linee melodiche e le cadenze delle melodie di chitarra. Studiando l’album nei suoi singoli particolati il giudizio complessivo potrebbe non essere entusiasta, ma a livello generale bisogna dire che gli Strynn sono riusciti a creare un prodotto godibile, seppur non entusiasmante. Di tanto in tanto si sente la necessità di qualche parte veloce, ma i Nostri non sono prodighi nel farlo, preferendo rimanere quasi sempre sui mid tempo. Il gruppo ha poche idee ma buone, e le ha messe in pratica al meglio. Per un gruppo debuttante queste sono armi che in futuro potranno rivelarsi importanti. La via giusta da seguire sembra essere quella seguita nei brani conclusivi dell’album, “Anguish” e “Decline”. Band da tenere d’occhio.