6.5
- Band: STYX
- Durata: 01:02:00
- Disponibile dal: 30/06/2005
- Etichetta:
- Frontiers
- Distributore: Frontiers
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A volte ci si chiede il perché di mosse commerciali come quella incarnata nel nuovo “Big Bang Theory”. Negli ultimi anni una serie di nomi importanti nel panorama rock ed heavy metal si sono prodigati in dischidi sole cover (con risultati spesso discutibili), e pare che anche per i grandi Styx sia arrivato il momento “giusto”. A due anni dal convincente “Cyclorama”, la band torna on the road forte del nuovo bassista Ricky Phillips (Coverdale/Page, Bad English) con quattordici estratti che rendono tributo ad alcuni dei più importanti musicisti rock in ambito mondiale. Convince sotto tutti i versanti la versione di “I Am The Walrus” dei Beatles, qui proposta in stile Styx o la favolosa “Manic Depression” originariamente suonata dalle immortali mani di Jimi Hendrix. Degne di lode sono le versioni di “I Can See For Miles” (The Who) e una stupenda “Wishing Well” targata Free, gli Styx da professionisti quali sono, si trovano a proprio agio anche nel momento di cimentarsi in canzoni appartenenti a band dallo stile differente senza accusare il colpo. La scelta di non includere brani eccessivamente famosi si rivela vincente per la band di Tommy Shaw , in questo modo “Big Bang Theory” non rischia di apparire scontato e contemporaneamente soddisferà i fans delle varie formazioni citate. Fatta luce sull’indiscussa qualità dei brani, la domanda che ci poniamo è sempre la stessa: c’è davvero bisogno di un disco di sole cover (fatta eccezione per la riedizione del classico “Blue Collar Man”) da una band in grado di regalare forti emozioni con musica nuova e originale? Se non vi ponete questo problema, l’acquisto è consigliato, altrimenti…