6.0
- Band: SUBLIME CADAVERIC DECOMPOSITION
- Durata: 00:32:10
- Disponibile dal: 23/11/2003
- Etichetta:
- Osmose Productions
- Distributore: Audioglobe
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Ventidue canzoni per trentadue minuti di musica! Le soluzioni sono principalmente due: o si tratta di un gruppo hardcore, oppure di uno brutal. Dopo una rapida occhiata alla solita, orribile copertina (e dal cattivo gusto sempre più accentuato) la risposta può solo che essere la seconda. La Osmose Productions ci ‘delizia’ con i Sublime Cadaveric Decomposition, band intenta a massacrare l’ascoltatore con una frenesia concentrata in pochi secondi e, sotto un’ottica simile, è davvero inutile cercare troppe differenze tra una canzone e l’altra perché sarebbe fatica sprecata, anche perché a complicare le cose ci sono i titoli delle canzoni tramutati stavolta in meri numeri senza alcun senso apparente. Ad ogni modo, l’opener promette sinceramente bene, gli spartiti del brutal vengono eseguiti alla perfezione. Il ritmo incalzante e la violenza folle sono i due ingredienti base del cd, ma non bastano per fare di questi Sublime Cadaveric Decomposition i nuovi maestri del brutal. Il cd, per com’è strutturato, rischia davvero di passare troppo in fretta prima di lasciare un solco profondo nelle menti degli ascoltatori. La band ha sostanzialmente due difetti: non inventa assolutamente nulla, e ripropone un cliché di cui già ha abusato una miriade di band (anche le canzoni brevissime sono già state sperimentate con successo). E’ vero che il gruppo forse se ne sbatte altamente della ricerca dell’originalità, anzi, ma se si vuole copiare allora bisogna saperlo fare un po’ meglio. La violenza innanzitutto: il gruppo è violento ma non abbastanza, esistono gruppi molto più veloci, più pesanti e devastanti, ma l’elemento che sottrae interesse all’intero cd è la voce. Sì, proprio la voce, quella che in teoria dovrebbe gettare un’aria marcia sopra tutto il lavoro ed inabissarlo nel sangue del macello sonoro. La brutalità però non sempre si crea usando la distorsione alla voce in modo così evidente. L’impressione potrebbe venire da una voce gutturale reale, mentre con gli effetti se ne va velocemente tutta la cattiveria. Questo è un punto controverso, la linea è adottata da parecchie band ma è sempre preferibile una gola dedicata al tormento che non una voce normale aiutata dai distorsori. Il cd, a parte tutto, non impressiona né incide come dovrebbe. Produzione che rischia di essere inutile all’interno della truculenta scena brutal internazionale.