7.5
- Band: SUBLIMINAL CRUSHER
- Durata: 00:44:54
- Disponibile dal: //2005
- Etichetta:
- New Lm Records
- Distributore: Masterpiece
Agognato esordio discografico per i Subliminal Crusher, band italianissima che un paio di anni fa avava stupito tutti grazie al demo “Life Drought”, concentrato di death tecnico e thrash che è valso il contratto con la piccola ma volenterosa New Lm Records. Con questo esordio discografico i Subliminal Crusher dimostrano una certa coerenza con il passato, con la sola differenza che magari ora la componente swedish thrash (leggi: The Haunted) è aumentata. Sin dall’iniziale “Fuck – Smile” tutto ciò è ben chiaro, soprattutto a livello di guitar solo, piuttosto svedesi. Anche la successiva “Affection” si basa un riffing degno di Andreas Björler, mentre la successiva “Technocratic” risulta più tecnica e moderna, grazie anche al moderato utilizzo delle vocals filtrate, ma soprattutto per via del riffing nervoso e della sezione ritmica serrata e quasi panteriana. La voce di Tooz è piuttosto grintosa e rimanda ai Sepultura e a Max Cavalera; purtroppo alla lunga proprio la voce risulterà la scelta meno azzeccata, in quanto troppo monocorde lungo tutto l’album. Un altro difetto di “Antithesis” è la sovraesposizione della componente swedish su quella death, che uniforma il sound dei nostri a quello di molte altre band. Il difetto è però di poco conto se si considera che a livello di songwriting i Subliminal Crusher sono di gran lunga superiori al novanta per cento dei gruppi dediti alle loro stesse sonorità. Molto buona risulta essere “Slavery” che, lenta e velenosa inizialmente, si evolve in un mid tempo roccioso con la batteria di Rodeath sugli scudi, e si trasforma ulteriormente in una fast song piuttosto marziale, salvo poi ricominciare da capo. Va doverosamente segnalato che i ragazzi omaggiano i Testament con una versione di “Into The Pit” a dir poco terremotante. Siamo consci di trovarci davanti ad una nuova e fulgida realtà del metal estremo italiano, da affiancare a gente del calibro di Infernal Poetry e Resurrecturis (recentemente lanciati da un tour europeo da co-headliner con i Vital Remains) e la cosa non può che farci estremamente piacere. Una volta corrretti i difetti presenti su “Antithesis”, i Subliminal Crusher potranno fare cose davvero grandi, per ora sono comunque promossi a pieni voti.