7.0
- Band: SUICIDAL TENDENCIES
- Durata: 00.58.13
- Disponibile dal: 26/03/2013
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Tra Megadeth e Black Sabbath c’è il “13” dei Suicidal Tendencies, che incornicia il ritorno discografico dei “Cycos” dopo altrettanti anni senza pubblicazioni inedite. La band è oggi costituita dall’ormai cinquantenne Mike Muir, per la prima volta orfano di Mike Clark e oggi unico membro fondatore del gruppo. Tralasciando la gestazione travagliatissima, le tredici tracce (ma va’?) registrate dal producer “di casa” Paul Northfield si articolano all’interno dei registri storici della band, in una miscela radicata nell’hardcore punk e nel funk metal. Probabilmente per molti ascoltatori il disco sarà troppo poco thrash, ma siamo sicuri che Dean Pleasants coi suoi brevi solos risulterà positivamente incisivo. A parere di chi scrive i pezzi più forti sono quelli più veloci (“Shake It Out”, “Smash It!” e “This Ain’t a Celebration”), quelli con cui i primi Suicidal avrebbero composto un album di trenta minuti scarsi, ma tutti sanno come il suono del gruppo si sia diversificato negli anni, come sanno che ascoltare la sezione ritmica alle prese con il lato più groovy e funky è semplicemente spettacolare. Un disco che si ascolta facilmente, che i “Suicidal For Life” ameranno facilmente e che gli intransigenti dell'”abbastanza carini i primi, merda tutto il resto” pisceranno senza passare dal via.