7.0
- Band: SUIDAKRA
- Durata: 00:40:11
- Disponibile dal: 25/03/2011
- Etichetta:
- AFM Records
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Dal 1994 paladini teutonici del folk-death metal, i Suidakra giungono con il nuovo “Book Of Dowth” al meritevolissimo traguardo del decimo album in studio. E lo fanno dandoci in pasto l’ennesimo gustosissimo lavoro pregno di sonorità epiche, armonizzazioni eroiche, ballate e semi-ballate dell’epoca che fu e aggressione senza mezzi termini. Gli ultimi due full, “Caledonia” e l’ottimo “Crogacht”, avevano visto la band di Arkadius Antonik in netta ascesa di popolarità, in parte anche dovuta all’esplosione del filone folk-metal che ultimamente fa sfracelli. Ribadendo ancora una volta che i Suidakra sono lontani dall’attitudine pseudo-commerciale degli ultimi arrivi sulla scena succitata, dobbiamo convenire che in “Book Of Dowth” i ragazzi trovano un equilibrio quasi ideale tra episodi battaglieri e tracce più riflessive, seguendo in maniera ottimale il dipanarsi della storia narrata nel concept, di nuovo la soluzione preferita dal gruppo per accostarsi e raccontare al meglio il mondo celtico e mitologico che tanto ama. Stavolta ci troviamo a Dowth, uno dei tumuli neolitici più famosi d’Irlanda, dove nel 2059 uno studente d’archeologia apre e sfoglia un libro sigillato, liberando così, oltre alla sua fantasia, la temibile razza dei Fomori, di natura demoniaca, caotica e selvaggia, rivali dei Tuatha Dé Danann. Inizia così il racconto preparato dall’illustratore belga Kris Verwimp e orchestrato dalla valida capacità compositiva di una formazione che, giunta ad un grado di esperienza ormai assoldato, è da consigliare a chi negli ultimi anni non ha fatto altro che cibarsi di avventure, metal, epicità e atmosfere evocative. “Dowth 2059”, “Balor”, “Fury Fomoraigh” e “Mag Mell” ve ne daranno ampia dimostrazione. Altro sparo, altro centro, cari Suidakra!