8.0
- Band: SUNN O)))
- Durata: 00:52:22
- Disponibile dal: 11/01/2006
- Etichetta:
- Southern Lord
- Distributore: Promorama
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I Sunn 0))) sono tra i più acuti interpreti di quella scuola post-post sabbathiana che lavora sulla materia sonora in slow motion, reinterpretando il suono apocalittico del doom secondo un’ottica propria della musica industriale. Niente basso né batteria; niente, insomma che possa configurare la band come il classico ensemble rock. Solo uno stratificarsi ininterrotto di basse frequenze generate da chitarre scordate e filtrate. Rispetto ai primi lavori della band, al seminale “00 Void” ad esempio, “Black One”, appare meno minimale, meno vertiginoso, meno attento alla sovrapposizione di drones e mostra un approccio che, con le dovute cautele, sembra tendere maggiormente alla fruibilità e, forse, all’estroversione. Concepito come tributo al black metal, in senso “spirituale” più che formale ovviamente, il disco è un magnifico monolite nero, istintivo come, appunto, solo il black metal ha saputo essere e splendidamente autarchico, sorretto da un feticismo per la morte (pare che Malefic, cantante degli Xasthur, abbia voluto registrare la propria parte rinchiuso in una bara…) che permea le movenze pachidermiche di ogni traccia. Se il suono della band americana sembrava fino ad oggi di consistenza gelatinosa, tipo bava di grande antico Lovecraftiano, oggi i Sunn 0))) puntano alla solidità, alla compattezza di quei sei piedi di terra sotto i quali si è tutti destinati a finire. Un disco che, a volumi adeguati, agisce sulla psiche in modo tangibile che, a, volumi ancora più adeguati, ha potenziale immaginifico illimitato; quasi la colonna sonora di un personale film horror senza lieto fine (e senza Jamie Lee Curtis).