7.0
- Band: SVALBARD
- Durata: 01:04:00
- Disponibile dal: 10/28/2016
- Etichetta:
- Holy Roar Records
Spotify:
Apple Music:
Sull’onda del successo del debut album “One Day All This Will End”, gli Svalbard rimettono in circolazione i loro primi lavori tramite una ricca compilation semplicemente intitolata “Discography 2012-2014”. Tutti i brani registrati prima che la post hardcore band britannica si mettesse al lavoro sul suo primo full-length trovano qui spazio adeguatamente rimasterizzati da Brad Boatright (Sleep, Converge), comprese rarità come la cover di “This is the End” dei Victims. In totale, quindici pezzi per poco più di un’ora di musica con la quale ripercorriamo la giovane carriera dei ragazzi di Bristol, partiti come una formazione di matrice hardcore come tante e in breve tempo diventati un piccolo fenomeno del panorama underground britannico. Ascoltando i brani dal più datato al più recente è facile notare la considerevole crescita degli Svalbard, sia in termini di personalità che di esecuzione: EP dopo EP, il sound del quartetto è divenuto sempre più vitale e particolare, fino a trasformarsi in quell’affascinante ed energico mix di post hardcore/rock, screamo e black metal messo definitivamente in mostra nel suddetto debut album. I brani dello split con i Pariso, inciso prima di “One Day…”, risultano in effetti quelli più coinvolgenti, maturi e originali della vecchia produzione: chi ha amato il full-length non potrà fare a meno di metterli sullo stesso piano delle hit più recenti. L’intera tracklist di “Discography 2012-2014”, comunque, riesce a intrattenere e a strappare un sorriso: questa band è stata brava a prendersi i suoi tempi e a lavorare sul songwriting senza l’ansia di dovere registrare subito un disco; la politica dei piccoli passi ha pagato e oggi ci ritroviamo al cospetto di una realtà brillante e sempre più affermata. Cresce l’attesa per il suo prossimo album.