SVARTTJERN – Dødsskrik

Pubblicato il 05/05/2016 da
voto
6.5
  • Band: SVARTTJERN
  • Durata: 00:42:29
  • Disponibile dal: 04/29/2016
  • Etichetta:
  • Soulseller Records

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Ci siamo abituati ad ascoltare un nuovo album degli Svarttjern ogni due anni e siamo inoltre abituati a vederli cambiare casa discografica ad ogni appuntamento. Con “Dødsskrik” la storia si ripete: stesso lasso di tempo e nuovo sponsor per i black metaller norvegesi, che oggi si appoggiano all’etichetta olandese Soulseller Records per rilasciare questo quarto full-length della loro carriera. Il contenuto musicale del disco ci obbliga tuttavia a compiere una piccola digressione dal discorso similitudini, visto che con “Dødsskrik” il quintetto di Oslo sembra in parte intenzionato a distanziarsi dal sound degli inizi. Ascoltando l’opera, si fa largo l’idea che i ragazzi abbiano voluto compiere una sorta di “ritorno alle origini”, lasciandosi ispirare da alcune formazioni della scena locale; la proposta a tratti appare infatti smaccatamente norvegese, carica di groove e tutto sommato scevra di un tangibile afflato melodico. La band si concede più di una strizzata d’occhio al mondo punk e un andamento farraginoso che porta a scomodare paragoni con Urgehal e Carpathian Forest. Questo è il mood che attraversa tutto il disco e che rende il materiale sì grigio ma anche notevolmente sguaiato. Dopo un breve intro gli Svarttjern partono con “All Hail Satan” e nel giro di quattro minuti riescono subito a mettere in chiaro le coordinate del lavoro: inni black-garage, suoni imbruttiti e sporchi, qualche deriva thrash (peraltro già sperimentate in passato) e, in generale, tanta volgarità. L’attitudine live è lampante ed è probabile che quest’ultima sia stata influenzata dalle numerose date live che il gruppo ha tenuto di supporto al precedente “Ultimatum Necrophilia”. Dopo quattro album, inizia a farsi netta l’impressione che gli Svarttjern non saranno mai dei leader della scena black metal visto il loro inequivicabile aderire a questa o a quell’altra formula già ampiamente codificata, tuttavia ciò non ci impedisce di apprezzare alcune delle loro composizioni; nel complesso, siamo davanti ad un disco più vivace di “Ultimatum…”, la musica riflette un genuino carattere aggressivo e l’ascolto procede senza troppi cali di tensione. Un’opera onesta da parte di un gruppo di fabbri ormai esperti.

TRACKLIST

  1. Intro
  2. All Hail Satan
  3. Admiring Death
  4. Blessed Flesh
  5. Det River I meg
  6. Whispers And Prayers
  7. Stars And Death
  8. Dødsskrik
  9. Hengivelse Til Døden
  10. Acid Dreams
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