voto
7.0
7.0
- Band: SWALLOW THE SUN
- Durata: 00:53:45
- Disponibile dal: 11/11/2009
- Etichetta:
- Spinefarm
- Distributore: Warner Bros
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Gli Swallow The Sun li avevamo lasciati un annetto fa, ai tempi dell’uscita del maxi EP "Plague Of Butterflies". Il nuovo "New Moon" segna un ulteriore passo in avanti sulla strada della ricerca intrapresa dal sestetto finlandese nell’ambito della sperimentazione all’interno del filone gothic-doom. A caratterizzare il disco rispetto ai suoi predecessori è in questo caso l’abitudine più costante ad affiancare alle tradizionali trame lente e drammatiche una serie di aperture ora più leggere ed "easy listening", ora più feroci. Ne risulta un album sicuramente un po’ più vario del solito, dove le voci – growl, scream, pulito e, in alcuni tratti, anche femminile – assumono spesso il ruolo di vere protagoniste; cosa piuttosto inedita per la band, che sino a oggi aveva quasi sempre lasciato che fossere gli strumenti a guidare i brani e a dettare i cambi di atmosfera. In questo senso, stupisce soprattutto (anche se alquanto in negativo) l’esperimento di "Falling World", traccia che ci presenta degli Swallow The Sun particolarmente ruffiani e vicini al concetto di canzone. Qui il gruppo si affida in toto a melodia e clean vocals, confezionando un episodio dai toni quasi sanremesi. Dato che in Finlandia non è poi così difficile entrare in classifica e godere di un po’ di air-play, da tempo siamo abituati a vedere gruppi locali cimentarsi nella costruzione di qualche brano più soft (Amorphis?), tuttavia in questo caso ci sembra che gli Swallow The Sun abbiano calcato troppo la mano, dando vita a una traccia oltremodo sdolcinata e lontana dall’atmosfera degli altri pezzi. Le cose vanno decisamente meglio quando i nostri si mantengono su arie più inquietanti o comunque più cupe: "Lights On The Lake (Horror pt. III)" e "Weight Of The Dead", colpiscono subito per la loro varietà, presentando sia malinconici midtempo che incisive accelerazioni black metal, mentre su "Servant Of Sorrow" il gruppo rispolvera il sound degli esordi, confezionando un tributo altamente ispirato a My Dying Bride e primi Evereve. Niente male anche la title track, canzone a un primo ascolto simile alla succitata "Falling World", ma ben più concreta ed evocativa. Insomma, abisso di "Falling World" a parte, non si può certo dire che gli Swallow The Sun siano tornati sul mercato con un lavoro scadente. Ancora una volta non sono stati raggiunti i livelli del favoloso debut "The Morning Never Came", ma "New Moon" resta comunque un album curato e interessante, proprio come tutti gli altri capitoli della discografia del gruppo.