7.0
- Band: SYMMETRIC DISORDER
- Durata: 00:11:50
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Esattamente come tempo fa avevano fatto i varesini Kenòs, autori del validissimo “Intersection”, da poco recensito sulle pagine di questo portale, così fanno i Symmetric Disorder, dando alle stampe un three-track demo, atto a presentare la band agli addetti ai lavori e, soprattutto, alle case discografiche; la speranza, ovviamente, è quella di siglare al più presto un contratto per la pubblicazione del debut-album, “Biomechanical Nonsense Connections”, attualmente in fase di registrazione. La formula dell’”extracted from” è ormai un piccolo trademark del produttore Giuseppe Morazzoni e degli Indy Records Studios di Busto Arsizio e dona, oltre alla curiosità suscitata da questo antipasto, un tocco altamente professionale al demo: il suono che scaturisce dai solchi del dischetto, infatti, non solo è di qualità e potenza superbe, ma addirittura fa invidia a buona parte delle produzioni estreme d’oggigiorno. Avendo precisato tale importante particolare, passiamo a dire che i Symmetric Disorder propongono in prevalenza death metal…death metal, però, suonato un po’ in tutte le salse, partendo dalle rapide scariche in stile americano, passando per un rifframa molto tecnico e swedish-oriented, per finire verso un death più groovy a tratti ricordante i Konkhra oppure i gruppi brutal meno veloci e più cadenzati. Ma non finisce qui: all’interno dei tre pezzi qui udibili, troviamo altre influenze, spazianti dal prog al thrash, fino a giungere al cyber metal e all’unico sound dei Meshuggah. I Symmetric Disorder possono vantare, quindi, una buona dose di originalità e capacità nel variare gli approcci e le strutture dei brani; il loro suono non è proprio una novità assoluta ma, come ogni gruppo moderno che si rispetti, la band mostra coraggio e dimestichezza nello sperimentare soluzioni poco usuali, le quali potranno essere solo accentuate in futuro (almeno lo si spera!). L’ottimo Michele canta quasi esclusivamente in growl, mai troppo gutturale ma comunque bello potente…ed anche a livello vocale il quintetto nostrano non teme di osare, inserendo parti clean dove serve. “Brutal” è un brano aggressivo e cadenzato (i Symmetric Disorder non vanno a mille molto spesso), in possesso di un pesante ritornello dall’ottima presa live; “Abstraction Of The Self” è decisamente più varia e complessa e raggiunge il climax con l’utilizzo di orchestrazioni epiche nel finale; infine, “Rain Of Dreams” è un più classico episodio di death melodico, con un inizio solistico e un chorus pulito. Per le potenzialità che dimostra di avere, il gruppo potrà sicuramente sfornare un album di buona presa e impatto. L’attenzione su di loro, grazie a questo demo, è stata attirata.