8.0
- Band: SYMPHONY X
- Durata: 01:01:04
- Disponibile dal: 22/06/2007
- Etichetta:
- Inside Out
- Distributore: Audioglobe
Spotify:
Apple Music:
Si fanno attendere i Symphony X, dopo cinque anni di digiuno arriva nei negozi il sospirato follow-up del discusso “The Odissey” disco formalmente buono, che tuttavia aveva alimentato le critiche di band “riciclona” nei confronti del quintetto americano. Il settimo lavoro in studio di Romeo e co. non presenta in realtà grandi novità sotto il profilo del sound, ma riesce ad apparire fin da subito fresco ed ispirato; le suggestioni cinematografiche dell’intro lasciano presto spazio all’opener “Set The World On Fire”, piuttosto classica nell’impostazione con strofa thrashy e ritornello epico, stupisce nella pesantezza delle ritmiche e nel sound ancor più spesso delle chitarre, caratteristiche amplificate dalle note aggressive di una “Domination”, senza respiro, con un Russen Allen mai così vicino al growl. La successiva “Serpent’s Kiss” risulta ben presto uno degli apici di “Paradise Lost” grazie all’ottimo contrasto tra la strofa cupa, arpeggiata con vocals basse e un ritornello chachy introdotto dal crescendo che mostra soluzioni melodiche inedite per la band. La title track, concede un attimo di relax ed evidenzia l’aspetto epico-sinfonico del combo grazie ad ariose aperture melodiche, eleggendo finalmente Pinnella al ruolo di protagonista in comproprietà con il solito Allen, ispirato più che mai nei saliscendi emotivi di Accoladiana memoria. Archiviando il power sfrenato di “Eve Of Seduction”, graziata comunque da un refrain di successo, l’articolata “The Walls Of Babylon” riporta la band del New Jersey su binari progressive con svariati break strumentali molto tecnici, passaggi classici alla velocità della luce con vocalizzi alla Rob Halford e un chorus sinfonico di pregevole fattura. Degna di nota si rivela anche la chiusura affidata a “Revelation”, in grado di riassumere in una decina di minuti le sfaccettature tecniche, sinfoniche e aggressive senza sbadigli e con ancor più espliciti richiami alla tanto amata “The Accolade”. I Symphony X non hanno stravolto le coordinate della propria musica, anzi proprio esaltando alcuni aspetti del proprio successo sono riusciti a centrare il bersaglio. “Paradise Lost” è un disco tarantolato che non si fa mancare la componente sinfonica, assoli e stacchi da capogiro, ma soprattutto mette in primo piano una veemenza sonora sorprendente, racchiusa in dieci canzoni ispirate, più concise del solito, in grado di affascinare qualsiasi estimatore della musica heavy in quanto tale. Strage di consensi assicurata!