8.0
- Band: TANKARD
- Durata: 00:39:39
- Disponibile dal: 01/09/1988
- Etichetta:
- Noise Records
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“The Morning After” è uno degli album più rappresentativi dei Tankard, uscito forse all’apice del successo della band teutonica. Unica sfortuna di “The Morning After” è quella di essere uscito dopo il capolavoro “Chemical Invasion”, un album che oscurerebbe qualunque altra successiva release. C’è ovviamente molto in comune tra questi due album-simbolo dei Tankard e la maggior differenza è data dalla produzione. Su “The Morning After”, infatti, la saturazione delle chitarre è ai massimi livelli, ma forse il sound leggermente più pulito, ma ugualmente potente di “Chemical Invasion” era preferibile. Le danze di aprono immediatamente con una killer song del calibro di “Commadments”, ancora oggi uno degli hit della carriera dei Tankard. Ci sono brani anche come “TV Hero” in cui riscontriamo il riffing allegro, ma pesante e quel tocco divertente che i Tankard hanno sempre messo nella loro seppur estrema proposta musicale. Dopo la violenza concentrata di “Puke” presente sul precedente album, su “The Morning After” tocca alla pseudo thrash/grind “Mon Cheri” dar sfogo a tutta la pazzia schizofrenica di Gerre e soci. Un’altra caratteristica che si fa nuovamente apprezzare dei Tankard è la capacità di fare ottime cover: stavolta tocca al trascinante “Try Again”, song della punk band tedesca Spermbirds qui rivisitata ovviamente in chiave thrash metal. Un’altra chicca di questo ottimo album è la titletrack da cui è stato tratto anche un esilarante video che ci ricorda quanto sia pesante affrontare ‘il mattino dopo’ una sbornia epocale. I Tankard sono uno tra i gruppi del Vecchio Continente che sanno picchiare con più forza e maggior velocità, ma che per motivi vari non sono mai stati considerati pienamente per il loro immenso valore. Forse, paradossalmente, l’immagine di ubriaconi ha leso in qualche modo lo status di rispettabilità dei Tankard e non si è mai dato il giusto peso ai loro meriti. I Tankard, divertendosi, suonano thrash metal duro anche se con parodie e ironie di vario genere. Davvero incredibile esser stati fraintesi dall’ambiente senza regole e saturo di alcol in cui vivono gli stessi thrasher…