7.5
- Band: TEKSTI-TV 666
- Durata: 00:34:37
- Disponibile dal: 24/02/2023
- Etichetta:
- Svart Records
Spotify:
Apple Music:
Forse un bel giorno arriverà qualche acuto giornalista a definire il perché di una tale simbiosi tra i musicisti finlandesi e la psichedelia. E perché vi sia una label come la Svart che ciclicamente e con apprezzabile frequenza ci dia in pasto gruppi così tipicamente ‘finlandesi’ nel manipolare la materia. Noi non azzardiamo chissà quali profonde analisi, fatto sta che dagli Oranssi Pazuzua a scendere, nella scala della rinomanza underground, a cadenza regolare formazioni più o meno metalliche, più o meno frementi o rilassate, appaiono nei nostri radar. Dei Teksti-Tv 666 ci eravamo imbattuti all’epoca del brillante “Aidattu Tulevaisuus”, ora bissato da un altrettanto eclettico, spiritoso e agevole “Vapauden Tasavalta”. L’agevolezza, nel caso di questi otto figuri, è data dal fatto che non c’è da stare tanto ad elucubrare sulle loro intenzioni, basta alzare un po’ il volume e perdersi nelle loro sventagliate chitarristiche. Una musica svolazzante, quella che ci arriva alle orecchie, che vuoi per i ritmi irregolari e per nulla ermetici, il cantato un po’ buffo – c’entra ovviamente l’idioma, ma non solo – le coloriture accese e splendenti, scorre via fresca e inebriante. I punti di partenza e i riferimenti generali non sono mutati dal disco precedente, assistiamo a frullate di garage punk, krautrock, psichedelia ovunque, semi di post-punk e cospicue dosi di non-sense; assenza di vincoli, una visione personale della materia e la dote di incastrare melodie ariose e vibranti, fa il resto, disegnando un altro album divertente, orecchiabile e di solide fondamenta. Nonostante, appunto, la relativa leggerezza dell’insieme, una caratteristica che garantirebbe una notevole trasversalità di ascolto per i Teksti-Tv 666.
Le tracce di “Vapauden Tasavalta” si spandono e giocherellano attorno a volute melodiche scanzonate, non si fanno problemi di far l’occhiolino al pop, quando serve; è un primo aggancio, un approdo a cui aggrapparsi, prima di salpare per terre più fascinose e moderatamente ignote. Come sovente accade a chi si dedica a commistioni psichedeliche, è necessario allargare i tempi, togliere i confini e armarsi di stramba effettistica, per guadagnare i risultati migliori. Le sornioni, zoppicanti, cadenze di “TJ” confluiscono in una cantilena arabeggiante, dondolando piano e con metodo attorno a una nenia di sintetizzatori, sfociando infine in una cavalcata tra space rock e stoner. “Kuukauden myyjä” romba di un chitarrismo arcobaleno, porta burrasca e si incendia di un’energia ai limiti del metal vero e proprio, quando la band perde i freni e fa erompere liberatorio il suo arsenale immaginifico. In queste scorribande apparentemente senza meta, esce una convincente indole progressive, l’idea che si possa andare oltre certi schemi, non per forza architettando qualcosa di stilisticamente sconvolgente, quanto semplicemente facendo scorrere tutta l’energia, la voglia di suonare che si ha addosso.
Le rade pause creano giusto quel pizzico di atmosfera, quell’attimo di riflessione per tirare il fiato e ripresentarsi con ancor maggior foga al successivo balzo di ritmo e di volume. E nella spensieratezza prosegue “Vapauden Tasavalta”, i flebili e sospesi abbrivi salgono di intensità per portarci verso panorami stralunati, ondivaghi nelle percezioni che suscitano, sempre avvolgenti in una sensazione di rassicurante irrealtà. La voce si perde in filastrocche, risuonandoci come una soundtrack da cartone animato (valga su tutte “Ilmainen Pizza”) additivata di sostanze poco adatte ai bimbi. Nonostante il desiderio di tracimare a destra e a manca, rimane un certo ordine a tenere assieme le turbe dei Teksti-Tv 666, “Vapauden Tasavalta” resta coeso – anche grazie a una durata assai contenuta – e reclama ascolti ripetuti, per scompaginarci meglio l’immaginazione. I Teksti-Tv 666 confermano di essere un adeguato diversivo alla propria dieta sonora, ostentando una serie di influenze che anche un metaller medio potrebbe ben assimilare e gradire. Meritano una chance.