TELEPATHY – Burn Embrace

Pubblicato il 03/04/2020 da
voto
7.0
  • Band: TELEPATHY
  • Durata: 00:45:10
  • Disponibile dal: 27/03/2020
  • Etichetta:
  • Svart Records
  • Distributore: Audioglobe

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Post-metallari di tutto il mondo in quarantena riunitevi. A disposizione da pochi giorni l’ultima fatica dei polacchi Telepathy, di conoscenza roadburniana, pronti a seguire le orme – oltre che dei Pelican – dell’ottimo “Tempest” (2017).
Ancora una volta ci troviamo di fronte ad un post-metal strumentale dai tratti magniloquenti, epici e megalodontici di ottime produzioni, con i tendaggi tipici di Pelican appunto, le trame più estreme post-black, reminiscenze (ovvie) di Amenra e un sound sludge (il basso è una manna dal cielo) di sicuro appeal musicofilo. Non che ci sia nulla di particolarmente originale o altamente extra-ordinario: i Telepathy giocano su un territorio standardizzato, è chiaro. Però vero è che i brani ci sono, a differenza, ad esempio dell’ultimo Russian Circles (altro paragone abbastanza scontato): l’iniziale “Eternal Silence”, efficace, introduttiva ed insieme riassuntiva dei caratteri sia del sound Telepathy che di “Burn Embrace” tutto; la più esistenzialista (ci piace pensarlo) e soffusa “Black Earth”, capace però di non mollare mai il colpo; l’epica “Sorrow Surrender Its Crown”, forse la più evocativa (e migliore?) del disco, dove emerge maggiormente l’ottimo lavoro di Albert Turek alla batteria, oltre che presentare uno dei pochi momenti di scream vocals: inserimento vocale che prosegue nella finale titletrack, donando forse l’accoppiata più interessante del disco, Forse proprio in virtù del suo essere conclusiva.
Non c’è onestamente molto da dire su un disco che si pone come obiettivo quello di adattarsi ad un genere e piantar giù suoni megalitici, cercando di trovare piena espressione in un’attività live costante (come è stata quella degli ultimi anni in supporto a “Tempest”) e cercando di compiacere i palati più affamati del consueto impatto post-metal, canonizzato ormai da molte formazioni. Questa è sicuramente una di queste, è altrettanto giusto constatarlo: una formazione, dunque, capace di essere efficace, solida e potente, seppur non brillando per alcun tipi di peculiarità, specialità o straordinarietà specifica.

TRACKLIST

  1. Eternal Silence
  2. Pariah
  3. The Void in Aimless Flight
  4. Black Earth
  5. Aonaran
  6. Sorrow Surrenders its Crown
  7. Burn Embrace
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