6.0
- Band: TEMPERANCE
- Durata: 01:03:45
- Disponibile dal: 05/04/2024
- Etichetta:
- Napalm Records
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Circa sei mesi fa, i Temperance pubblicavano il concept “Hermitage – Daruma’s Eyes Pt.2”, un ottimo album nel quale, rispetto al passato, sono risultati un po’ più accentuati gli elementi sinfonici del loro sound. Probabilmente anche per questa ragione, l’etichetta ha deciso di pubblicare pure una versione sinfonica del disco, senza voci, chitarre elettriche e batteria, ma praticamente solo con suoni orchestrali campionati.
Dobbiamo subito osservare come, soprattutto le voci, siano uno dei punti di forza nello stile della band e uno degli aspetti più caratteristici del loro sound, per cui, il fatto che le tracce siano interamente strumentali, rappresenta già in qualche modo un minus non indifferente. Peraltro, questi brani non sono stati concepiti affatto come pezzi sinfonici bensì come delle canzoni, per quanto facciano parte di un concept, per cui di fatto i pezzi sono stati un po’ ‘spogliati’ di tanti arrangiamenti, voci e strumenti, per essere ridotti all’essenza del tema che li caratterizza, riproposto appunto in questa nuova veste. Di certo, i temi musicali alla base dei brani sono tutti molto belli, però, per forza di cose, quest’approccio, per i motivi appena specificati, non può funzionare pedissequamente per tutti i brani, per cui ve ne sono alcuni dove questa differente versione è alquanto apprezzabile (ad esempio ci sono piaciute particolarmente “Glorious” o quella di “Welcome To Hermitage”, dove però ci sono anche inserti di chitarra acustica e percussioni), mentre in altri casi per poter rendere più funzionale il brano sarebbe stato necessario apportare alcune modifiche.
Ad ogni modo, per chi ama questo genere di dischi, tutti incentrati su pezzi strumentali orchestrali, queste differenti versioni possono rappresentare un ascolto alternativo rispetto alla versione originale dei brani. Certamente, questa nuova release può funzionare anche come pubblicazione a sè stante, cioè scollegata alla versione originale (da parte di chi, magari, non abbia ascoltato il disco o non sia avvezzo all’ascolto di sonorità metal), per quanto a nostro parere, come specificato, sotto questo profilo emergano inevitabilmente pure alcuni limiti.