6.5
- Band: TENACIOUS D
- Durata: 00:41:16
- Disponibile dal: 11/05/2012
- Etichetta:
- Columbia
- Distributore: Epic
Spotify:
Apple Music:
La coppia composta dai poliedrici e carismatici artisti tuttofare Jack Black e Kyle Gass ritorna alla carica con “Rize Of The Fenix”, terzo capitolo discografico plasmato dal celebre progetto Tenacious D. Già dall’irriverente copertina, che lascia spazio a ben poche interpretazioni, i Nostri ritornano con il loro istrionico ed eccentrico (hard)rock condito da tematiche al limite dell’assurdo. Svanito l’effetto sorpresa che ha reso celebre il folle duetto in tutto il mondo, non possiamo non rimanere complessivamente soddisfatti dalla buona qualità dei brani presenti in questo lavoro. Tutti gli episodi vantano un’indiscutibile perizia certosina nella composizione e negli arrangiamenti, spaziando senza soluzione di continuità attraverso l’affascinante prisma trasversale e multicolore del rock. Anche in questo album presenziano una serie di ospiti di assoluta caratura, tra i quali spiccano il prolifico compositore e produttore Jon Brion ed il magnetico leader dei Foo Fighters Dave Grohl, qui impegnato in una performance dietro le pelli tanto varia quanto devastante. Di consguenza, questi eterni Peter Pan compiono una serie di sghangherate scorribande musicali con disarmante naturalezza, rievocando gli altisonanti umori della rock opera tanto cara ai The Who nella title track ed alzando al contempo il tasso di adrenalina con il gagliardo rock’n’roll di “Low Hangin’Fruit” e “Deth Starr”. Il sardonico spettro del geniale Frank Zappa si palesa nei dialoghi grotteschi di “Classical Teacher” e “Flutes & Trombones” (consigliamo vivamente di ascoltarli con le lyrics sotto mano), mentre “To The Best” assume i connotati di una goliardica presa per i fondelli nei confronti del rock ultra tamarro degli anni ’80, quello zeppo di sintetizzatori e percussioni elettroniche. Più di una persona potrebbe obiettare sul fatto che il disco sia fin troppo eterogeneo e dispersivo, ma l’ugola camaleontica di Jack Black rappresenta l’indubbio valore aggiunto che ci permette di apprezzare questo caleidoscopio di suoni ed umori, che giungono al capolinea dopo circa quaranta minuti con l’ispirato roots rock americano di “39”. Il giocattolo non si è ancora rotto…