TERAMAZE – Eli: A Wonderful Fall From Grace

Pubblicato il 25/05/2024 da
voto
7.5
  • Band: TERAMAZE
  • Durata: 00:56:33
  • Disponibile dal: 24/05/2024

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I Teramaze sono una band davvero prolifica, se consideriamo che questo nuovo album, intitolato “Eli: A Wonderful Fall From Grace” è l’undicesimo della loro discografia, ma di fatto il nono in dodici anni (senza contare live e compilation) dato che, a parte un paio di dischi negli anni ’90, sono tornati con maggiore decisione e continuità a partire dal 2012.
Il nuovo lavoro è alquanto differente dal precedente “Flight Of The Wounded”, un disco dove la band optava per un sound più morbido, molto melodico e in qualche modo distante dal metal. Piuttosto, “Eli: A Wonderful Fall From Grace” si ricollega direttamente ad altri album precedenti, ovvero “Her Halo” del 2015 e “Sorella Minore” del 2021: i tre dischi considerati insieme, formano infatti a tutti gli effetti una trilogia.
Ne consegue che, a livello stilistico, c’è un ritorno a sonorità che possiamo tornare a considerare più vicine al metal, con delle tracce tendenzialmente alquanto lunghe e d’ispirazione prog. Non è un caso neppure il fatto che ritorni anche Nathan Peachey, che di fatto possiamo considerare ormai strettamente collegato a questa trilogia, dato che canta solo su questi dischi, condividendo le parti vocali con il leader, chitarrista e fondatore Dean Wells.
Come precisato, i Teramaze ci tengono a sottolineare questo loro ritorno al prog metal, includendo nel disco una serie di brani dal minutaggio davvero consistente, che culminano nella traccia conclusiva di oltre quattordici minuti.
In realtà, sotto questo profilo vanno fatte alcune precisazioni, perchè non è mai stata prerogativa della band australiana cimentarsi su un approccio particolarmente tecnico, fatto di virtuosismi o tempi complessi: il loro stile si fonda invece su un metal melodico con brani che prevedono qualche variazione tematica e dove non mancano comunque tanti assoli, specialmente ad opera delle chitarre di Dean Wells e Chris Zoupa, che puntano comunque quanto più possibile a creare un certo feeling piuttosto che cercare la velocità o il virtuosismo a tutti i costi.
Sotto questo punto di vista, i Teramaze non sono una band adatta agli amanti del prog metal più originale, aggressivo o che si spinge sempre alla ricerca di nuove soluzioni dal punto di vista stilistico o esecutivo. Il loro stile è invece sempre alquanto lineare, senza eccessi virtuosistici, per certi versi persino pacato, con tempi tranquilli e senza particolari accelerazioni, puntando sulle melodie vocali dei cantanti e cercando di creare, quando possibile, una certa alternanza tra intermezzi atmosferici e passaggi dai ritmi più vivaci.
Molto valida “The Will Of Eli”, una traccia alquanto melodica, che include però anche una parte con chitarra acustica e timbri che ricordano flauti, mentre nella conclusiva “A Wonderful Fall From Grace” si mettono in evidenza interessanti inserti di sax. Tra gli highlight, annoveriamo anche “Step Right Up” e “Standing Ovation”, due brani davvero molto intensi e ben interpretati, ma si distingue anche “Madam Roma”, caratterizzato da un inizio alquanto ‘dreamtheateriano’, con riff decisi e notevoli variazioni tematiche. Molto carica di pathos la performance vocale di “Hands Are Tied”, una traccia davvero appassionata che però sembra un po’ risentire del minutaggio elevato, dato che il crescendo attacca un po’ tardi.
Diciamo che i Teramaze dimostrano ancora una volta di possedere diverse anime, che cercano di esaltare in modo differente a seconda dell’album, con i vari elementi che caratterizzano il loro sound miscelati sempre in maniera diversa, per cui, a seconda dei casi, possono risultare evidenziati gli impianti melodici, le trame progressive o la potenza: basti vedere come tra il 2019 e il 2022 abbiano pubblicato cinque full-length, tra loro tutti alquanto diversi.
Questo li rende sempre imprevedibili e liberi da schemi precostituiti e così è anche stavolta, con l’unica costante di creare musica che sappia essere raffinata, suggestiva ed emozionante. Di questa band australiana apprezziamo dunque non tanto la capacità di creare o meno capolavori o di definirsi (a nostro avviso, alquanto impropriamente) ‘titani del progressive metal’, quanto piuttosto la loro capacità di tramutare questa loro varietà in un’autentica coerenza stilistica che rende diversa ma allo stesso tempo realmente riconoscibile la loro musica.
Di conseguenza, non sappiamo come sarà il prossimo album, ma sappiamo che, in ogni caso, suonerà al 100% come un album dei Teramaze.

TRACKLIST

  1. A Place Called Halo
  2. The Will Of Eli
  3. Step Right Up
  4. I Mantissa
  5. Madam Roma
  6. Standing Ovation
  7. Hands Are Tied
  8. A Wonderful Fall From Grace
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