7.5
- Band: TERAMAZE
- Durata: 01:18:07
- Disponibile dal: 15/04/2014
- Etichetta:
- Nightmare Records
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Salita alla ribalta (dopo quasi vent’anni di carriera) solo un paio di anni or sono con “Anhedonia”, torna la band australiana con lo scopo di strappare, finalmente, un maggior numero di consensi sia nel Vecchio che nel Nuovo Continente. Per centrare tale obiettivo, la band riprende quanto di buono fatto con il lavoro precedente, sviluppando maggiormente la componente progressive e lasciando quasi del tutto alle spalle l’attitudine techno-thrash degli esordi. Il sound dei Nostri si è fatto molto più maturo ed ispirato, ricco di sfumature e pregno di melodie sognanti. I forti tratti di decadenza e misticismo presenti nel precedente disco vengono qui riproposti e rielaborati con una maggiore dose di ispirazione e gusto, senza trascuare la componente più aggressiva, da sempre elemento imprescindibile del sound dei Teramaze. I trascorsi thrash della band sono infatti sempre ben presenti e delineati: “Esoteric Symbolism” è infatti pieno di passaggi cervellotici costantemente in bilico tra il thrash tecnico ed il progressive in senso stretto. I Teramaze riescono a trasmettere emozioni e comunicare con la loro musica; il loro grande merito (merce rara al giorno d’oggi) è quello di far sognare ad occhi aperti l’ascoltatore, di riuscire a trasportarlo in un’altra dimensione, impalpabile ed irreale. Il disco è un perfetto mix di decadenza, grandeur ed aggressività, e si presente come una perfetta sintesi tra Nevermore, Novembre e Queensryche. Il cantante Brett Rerekura offre anche questa volta una performance esplosiva, ma la differenza rispetto al predecessore è che questa volta tutta la band non perde un colpo, finendo per segnalarsi come una delle realtà più interessanti del progressive odierno. Finalmente il materiale per conquistare Europa e States c’è!