7.5
- Band: TERAMAZE
- Durata: 00:56:33
- Disponibile dal: 30/10/2015
- Etichetta:
- Mascot Records
- Distributore: Edel
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Ad appena un anno di distanza dalla pubblicazione del disco “Esoteric Symbolism”, i metal-progster australiani Teramaze tornano già con un nuovo full-length, il terzo dell’attuale incarnazione della band (se non si considerano i primi anni in cui Dean Wells era appena adolescente). In line up si assiste ad alcune importanti novità, dovute specialmente all’ingresso in formazione di un bassista di ruolo, Luis Enrique Eguren, e al cambio di cantante, con l’inserimento del giovane e talentuoso Nathan Peachey dietro i microfoni. Le attitudini metal prog della band sono dichiarate sin dall’inizio del disco, che si apre con una lunga suite di circa tredici minuti di durata, intitolata “An Ordinary Dream (Enla Momento)”, un brano molto articolato, caratterizzato da vari cambi tematici e che alterna passaggi più ritmati ad altri più soffusi ed atmosferici, con l’inserimento anche di pregevoli assoli, assai carichi di feeling. Insomma, l’opener del disco dà sin da subito una perfetta rappresentazione di quello che offre la musica dei Teramaze e questo vale sia per gli altri brani di lunga durata, quali ad esempio “To Love, A Tyrant” e “Delusion Of Grandeur”, sia per le canzoni dal minutaggio più contenuto. Tra le influenze principali della band si possono annoverare act tipicamente metal prog come Dream Theater o Vanden Plas, ma la band si rivela anche abile nel costruire un sound molto fresco, raffinato e accattivante, com’è evidente ad esempio in brani quali la title track o “Broken”, dotati peraltro di un refrain alquanto catchy e melodico. Un aspetto, semmai, non sempre del tutto convincente che si riscontra nella musica della band è la tendenza ad inserire spesso pause o stacchi atmosferici, che se di solito funzionano e contribuiscono a conferire una certa drammaticità al brano, in qualche occasione tendono invece a spezzare il ritmo e fanno perdere un po’ d’intensità. Ad ogni modo, nel complesso, “Her Halo” si rivela un disco brillante, che non faticherà ad incontrare i favori degli amanti del genere.
