voto
7.5
7.5
- Band: TERROR
- Durata: 00:30:00
- Disponibile dal: 30/08/2010
- Etichetta:
- Century Media Records
- Distributore: EMI
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Che sollievo… i Terror non hanno sprecato un titolo così tamarro per un album mediocre! Questa è una soddisfazione quasi pari al vero e proprio ascolto di queste tredici nuove canzoni del quintetto hardcore statunitense! Ma, del resto, le preoccupazioni non erano poi tante: nel corso della loro carriera, i nostri non hanno ancora commesso un vero passo falso. Certo, non tutti i full-length sono imprescindibili, ma è anche vero che il livello qualitativo del loro materiale non è mai sceso sotto livelli medio-buoni, come tra l’altro dimostra la loro popolarità sempre crescente. Ma c’è di più: "Keepers Of The Faith" è probabilmente il disco dei Terror più riuscito dai tempi del devastante "One With The Underdogs", quindi è proprio il caso di entusiasmarsi. Questa volta Scott Vogel e compagni hanno infatti confezionato un lavoro notevole sotto tanti punti di vista, a partire dalla resa sonora sino ad arrivare al songwriting, che negli ultimi tempi non sempre era apparso così incisivo e variegato. Naturalmente si sta parlando pur sempre di hardcore in stile Terror, quindi non ipotizzate chissà quali esperimenti, ciò nonostante fa piacere vedere una hardcore band tutto d’un pezzo come quella in questione riuscire a imbastire una tracklist tanto avvincente basandosi su poche semplici intuizioni. Quasi ogni episodio ha infatti una sua identità e una sua struttura che di rado si ripete nel corso del platter: le ritmiche variano spesso – dal cadenzato marziale all’uptempo thrash – così come i riff – che si fanno ora più metal, ora più punkeggianti – e le atmosfere, le quali possono avere un che di scanzonato ("You’re Caught") così come un taglio old school/militante assolutamente pronunciato ("The New Blood"). Ma la cosa più importante è che le canzoni rimangono in mente. Non vi sono quasi riempitivi nè tracce particolarmente fiacche… e per una band di hardcore (metallizzato) tutto sommato tradizionale come quella in questione – che oggi è giunta al quinto full-length – questo è un gran bel traguardo.