TERRORAGE – Lobotomy

Pubblicato il 12/02/2013 da
voto
6.5
  • Band: TERRORAGE
  • Durata: 00:24:09
  • Disponibile dal: 06/02/2013

Spotify:

Apple Music non ancora disponibile

Un bel concentrato di rabbia sotto forma di death metal misto ad hardcore, questo “Lobotomy” dei nostrani Terrorage. Attivo già da qualche anno, il gruppo in questione ingloba molto dell’hardcore nel proprio sound, specie per stacchi e ritmi up-tempo, preferendo usare il death metal, invece, prettamente a livello di suoni, specie nella voce, caratterizzata da un tono molto gutturale. E quindi con le chitarre accordate in maniera tale da assecondare il gusto per il groove, unitamente alla voglia di scrivere canzoni che miscelino perfettamente i loro vari gusti musicali, i Nostri sfornano un album molto veloce. Il cronometro a fine ascolto segna neanche venticinque minuti di musica per un ascolto rapido e che fuga la noia in tranquillità. L’ascolto inizia con “Anatomy Of Self Destruction“, una canzone che ripetutamente ascoltata fa subito capire che i Terrorage danno il loro meglio nelle parti rallentate, quando i riff si allungano e avvolgono e quando la batteria rallenta. Nelle parti veloci, infatti, che pure ci sono e in buona quantità, ci si limita a delle veloci sfuriate prive di appeal. Dopo questi quattro minuti iniziali ci si imbatte in “Mercenary”, altra canzone d’impatto, ben strutturata in un lasso di tempo che non raggiunge i tre minuti. Anche qui, messi da parte gli stacchi veloci, il brano è eccezionale quando riparte con ritmi hardcore, coinvolgente grazie all’ottimo lavorìo di chitarra. Alcune canzoni, tutte poste verso la fine dell’album, sono invece prettamente death metal. Si prenda ad esempio “Dead Man Working” o l’ottima “Purification Through Violence” (brano migliore del lotto e che non è una cover dei Dying Fetus ma si avvicina molto al loro stile). E canzone dopo canzone, quindi, esaltando da brano a brano le varie sfaccettature del loro sound, i Terrorage mettono in piedi una pubblicazione che alla fine mette in rilievo il loro gusto per i tempi veloci che passano senza sfilacciarsi da ritmiche hardcore (dove danno il loro meglio) ad altre death metal (piuttosto scontate). Alla fine possiamo dire che alcuni brani non riescono bene ad esaltare questo connubio di stili – che comunque a tratti funziona – mentre altri (ci riferiamo a quelli più death-oriented) sono delle autentiche mazzate in american style. Niente male.

TRACKLIST

  1. Anatomy Of Self Destruction
  2. Mercenary
  3. Facebreaker
  4. Abusers
  5. Dead Man Working
  6. Chain Reaction
  7. Conflict
  8. Purification Through Violence
0 commenti
I commenti esprimono il punto di vista e le opinioni del proprio autore e non quelle dei membri dello staff di Metalitalia.com e dei moderatori eccetto i commenti inseriti dagli stessi. L'utente concorda di non inviare messaggi abusivi, osceni, diffamatori, di odio, minatori, sessuali o che possano in altro modo violare qualunque legge applicabile. Inserendo messaggi di questo tipo l'utente verrà immediatamente e permanentemente escluso. L'utente concorda che i moderatori di Metalitalia.com hanno il diritto di rimuovere, modificare, o chiudere argomenti qualora si ritenga necessario. La Redazione di Metalitalia.com invita ad un uso costruttivo dei commenti.