7.5
- Band: THE 69 EYES
- Durata: 00:47:07
- Disponibile dal: 04/22/2016
- Etichetta:
- Nuclear Blast
- Distributore: Warner Bros
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Superato il traguardo della doppia cifra con il precedente “X”, tornano dopo tre anni e mezzo i The 69 Eyes con questo “Universal Monsters”, undicesimo tassello di una carriera discografica che, pur senza mai raggiungere i livelli di popolarità degli H.I.M. o d’ispirazione dei Sentenced, li ha sempre visti nelle zone alte delle chart finlandesi e, in misura minore, nel resto del mondo. Il ritorno in cabina di regia dello storico producer Johnny Lee Michaels – attivo nel periodo compreso tra “Blessed Be” ed “Angels” – sembra aver dato una scossa ai cinque vampiri di Helsinky, per l’occasione tornati a miscelare in maniera ottimale il gothic rock del periodo “Paris Kills” con l’attitudine più scanzonata dello sleaze rock (genere con cui erano partiti all’inizio degli anni ’90, e ripreso in modo meno efficace a metà carriera). Il risultato è, come d’abitudine, un goth ‘n roll dove a farla da padrone è l’inconfondibile vocione baritonale del carismatico Jyrki 69 – un novello Elvis in versione dark, come ben rappresentato in copertina -, ma pezzi come “Dolce Vita”, “Jet Fighter Plane”, “Never” o “Miss Pastis” mostrano una marcia in più rispetto alle produzioni più recenti. Pollice alzato anche per gli episodi più ‘sperimentali’ – la più intima “Jerusalem”, l’hard-horror-rock in stile Lordi di “Shallow Graves” e la scanzonata “Rock ‘N’ Roll Junkie” (brano che, voce a parte, potrebbe essere uscita da “Grande Rock” degli Hellacopters) -, a riprova di come il quintetto finnico, ormai prossimo al traguardo del quarto di secolo, stia di fatto vivendo una seconda giovinezza, in cui le due anime storiche hanno trovato un equilibrio. I fan di vecchia data aggiungano mezzo punto alla valutazione finale, mentre per i Jyrki-scettici il consiglio è quello di non fermarsi al primo ascolto.