7.5
- Band: THE BLACK DAHLIA MURDER
- Durata: 00:35:53
- Disponibile dal: 17/04/2020
- Etichetta:
- Metal Blade Records
- Distributore: Audioglobe
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Quasi vent’anni di intensa militanza al servizio del melodic death metal. I The Black Dahlia Murder non sembrano conoscere momenti di pausa e tornano fra noi con “Verminous”, loro nono full-length, a due anni e mezzo dal precedente “Nightbringers”. Il nuovo lavoro conferma, qualora ce ne fosse ancora il bisogno, la band di Detroit come una sorta di faro nella notte del panorama melodic death statunitense, trascinata dalle metriche sempre taglienti e curate del cantante Trevor Strnad e da una fittissima trama di chitarre funamboliche sempre alla ricerca del riff più frenetico e variopinto. Tuttavia, rispetto all’ultima opera, questa volta si sente con più decisione la mano del chitarrista Brandon Ellis, nel gruppo dal 2016 e qui responsabile di un songwriting un po’ più misurato di quello al quale i The Black Dahlia Murder ci hanno spesso abituati. Dopo appunto due decenni di carriera e un repertorio quasi sempre all’insegna di virtuosismi su velocità elevate, è ormai chiaro che non sia il caso di pretendere da questa band midtempo e momenti di pura atmosfera. “Verminous”, però, come in parte i vecchi “Nocturnal” ed “Everblack”, cerca di mescolare vagamente le carte e di aggiungere al tutto delle dinamiche e un groove un filo più accentuati. Dettagli, questi ultimi, che emergono solo ad un attento ascolto, ma che comunque rivelano un certo cambiamento nella composizione del gruppo, qui abile nell’incastrare motivi più semplici e trascinanti fra le sue tipiche cascate di note. I riff, insomma, godono di maggiore respiro e le strutture riescono ad offrire regolari concessioni a spunti più marcatamente death-thrash, spostando qua e là il tiro su formule non poi così lontane da quelle care a realtà come Hatesphere o certi Arsis (dai quali peraltro il suddetto Ellis proviene). Certo, nel mezzo vi è qualche episodio un po’ più fumoso o tracce in cui si esplica maggiormente e senza grandi sussulti la nota tendenza al virtuosismo dei ragazzi, ma nel suo insieme “Verminous” si attesta una spanna sopra la recente media dei The Black Dahlia Murder, componendo un cammino ben omogeneo di melodic death metal che di rado perde il filo dell’armonia e della narrativa. Mica male per una band così fedele alla linea.