THE BODY & FULL OF HELL – Ascending A Mountain Of Heavy Light

Pubblicato il 05/12/2017 da
voto
7.5

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Disturbante. Ancora una volta disturbante.  Ecco tra le mani una nuova collaborazione tra The Body e Full Of Hell, questa volta coadiuvata dalle collaborazioni di Brian Chippendale dei Lighting Bolt, e delle quasi consuete apparizioni di Chrissy Wolpert degli Assembly of Light Choir e Ben Eberle dei Sandworm. “Ascending A Mountain Of Heavy Light” è decisamente una scalata, un percorso di schegge di vetro e lastricato di urla e rumori, un sentiero  oscuro che porta in fondo ad una qualche sorta di illuminazione, come la tradizione The Body ci insegna. Lasciate da parte le intenzioni più divagatorie del precedente ‘grossest pop album of all times’ che era stato “No One Deserves Happiness”, i The Body ritornano a premere sulle corde più pesanti e viscerali, quelle in effetti più vicine al contrappunto grind dei Full Of Hell. Rispetto alla precedente collaborazione “One Day You Will Ache Like I Ache”, in cui l’accento ossessivo e pesante la faceva da padrone, questo secondo lavoro sembra però più orientato verso l’estremizzazione degli opposti, più che verso un loro blend. La massimizzazione del beat d’effetto va quindi di pari passo con le urla distorte e mefitiche, verso una ricerca che è sì orientata verso la commistione ma risulta essere una sorta di comunione degli opposti, più che un avvicinamento ad un punto comune. Con l’iniziale “Light Penetrates” (e con la quasi conclusiva “Farewell, Man”, due tra le tracce migliori del discorso) si pone già l’accento su quella devastazione sonora che però ha dalla sua una certa logica, una certa struttura, una certa perizia compositiva che non può essere all’appannaggio della sola confusione sbattuta in faccia all’ascoltatore. “Our Love Conducted With Shields Aloft” mischia invece il totale free jazz con la rumoristica grind, in un pastiche che se non risulta insopportabile porta sicuramente alla fascinazione completa. In “Didn’t The Night End” e “Master’s Story” si trovano i beat più hip hop, capaci di riprendere in mano l’ascoltatore per fornirgli un certo appiglio, una certa indicazione su come procedere, per non farlo totalmente perdere nei meandri della follia. La nuova collaborazione dei due progetti risulta dunque ben strutturata, amalgamata e diversa allo stesso tempo, capace di avvicinare e distanziare l’ascolto. Tutto quello, insomma, che ci si poteva aspettare da un prodotto come questo, complementare prosecuzione del progetto iniziato nel 2016 e che si spera abbia ancora tanto rumore da regalare.

TRACKLIST

  1. Light Penetrates
  2. Earth Is A Cage
  3. The King Laid Bare
  4. Didn't The Night End
  5. Our Love Conducted With Shields Aloft
  6. Master's Story
  7. Farewell, Man
  8. I Did Not Want To Love You So
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