6.0
- Band: THE DEVIL WEARS PRADA
- Durata: 00:37:44
- Disponibile dal: /08/2007
- Etichetta:
- Ferret Music
- Distributore: Andromeda
Nei riguardi del debutto “Dear Love: A Beautiful Discord” si poteva chiudere un occhio vista l’età post-adolescenziale dei metalcorer dell’Ohio, ma dal momento in cui dobbiamo analizzare il debutto ufficiale “Plagues” i parametri sono differenti: si gioca tra i grandi con le regole dei grandi. Sin dall’EP il quintetto ha dimostrato una certa abilità tecnica, ma allo stesso tempo ha evidenziato un ampio margine di miglioramento a livello di struttura della canzone, non colmato appieno nel loro primo full length. Tutto fila liscio su tracce come “Goats on a Boat” e “Number Three, Never Forget”, che risultano del tutto convincenti, va ancora meglio su “Don’t Dink and Drance”, dove il tappeto di keyboard si integra alla perfezione ricordandoci i Bleeding Through più tastieristici. E’ nella noia della power ballad “Nickels Is Money Too” e nei pezzi restanti che il gruppo si schianta nella media più incolore, restando pesantemente affetta da una forma acuta della sindrome di Caliban, che colpisce sotto forma di ritornelli melodici poco ispirati, infantili e prevedibili, abbassando il giudizio complessivo di parecchi punti. Di sicuro saranno molto appetibili ai giovanissimi, ma per coloro i quali l’essere cristiani non è un punto a favore o agli ascoltatori che cominciano ad accusare una intossicazione da metalcore, i The Devil Wears Prada potrebbero risultare davvero indigesti.