THE DILLINGER ESCAPE PLAN – Option Paralysis

Pubblicato il 30/03/2010 da
voto
8.0
  • Band: THE DILLINGER ESCAPE PLAN
  • Durata: 00:41:28
  • Disponibile dal: 22/03/2010
  • Etichetta:
  • Season Of Mist
  • Distributore: Audioglobe

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Come sempre, per formazioni sopra le righe come i The Dillinger Escape Plan, la sfida più importante è quella contro se stessi. Pionieri del mathcore (nel debutto “Calculating Infinity”, datato 1999) i Dillinger hanno rischiato più volte l’implosione in quel caos di ipervelocità, estremismo sonoro, free jazz e melodia che ha da sempre contraddistinto la loro natura, facendoli risultare allo stesso tempo spossanti (per la sovra stimolazione a cui sottopongono nervi ed apparato uditivo) ed esilaranti (“come diavolo fanno a concepire tutto questo?” è una domanda che affiorerà sovente nelle vostre menti). Per definire questo “Option Paralysis” viene spontaneo il parallelismo con il famoso EP “Irony Is A Dead Scene”, e di conseguenza con le strane e inusuali soluzioni di Faith No More e Living Colour: perché è da subito messo in chiaro che l’estremismo folle è sempre presente e fondamentale, con una maggiore ricerca ai suoni e un tocco sempre eclettico e ai limiti dell’assurdità (“Farewell, Mona Lisa”, “Room Full Of Eyes”), ma quello che stupisce ed eleva alla massima potenza il disco è il suo lato melodico, più incisivo del già impressionante predecessore, e perfettamente in simbiosi con il gemello spastico e violento. Anche le parti di piano classico, inserite nell’usuale contesto di urgenza ed epilessia come contraltare, risultano disturbanti e dolorose (“I Wouldn’t If You Didn’t”) come le passeggiate nel pop “malato” (“Gold Teeth On A Bum” e “Parasitic Twins”), consacrando il disco come uno dei più ispirati della carriera del gruppo. Come chicca, quasi a sottolineare il nostro pensiero, non si può non menzionare l’oscura “Widower”, che ospita Mike Garson (tastierista di David Bowie) in una ballad mutevole con un climax drammatico ed elettrico, dove Greg Puciato risplende nelle sue doti vocali. Come per il bicchiere mezzo pieno o mezzo vuoto, potete considerare “Option Paralysis” un tentativo di ripetere se stessi riuscito in maniera eccellente, o altrimenti un esuberante esercizio di immaginazione ed estro portante all’ennesimo, singolare successo.

TRACKLIST

  1. Farewell, Mona Lisa
  2. Good Neighbor
  3. Gold Teeth on a Bum
  4. Crystal Morning
  5. Endless Endings
  6. Widower
  7. Room Full of Eyes
  8. Chinese Whispers
  9. I Wouldn't If You Didn't
  10. Parasitic Twins
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