THE GATES OF SLUMBER – Hymns of Blood and Thunder

Pubblicato il 27/10/2009 da
voto
8.0
  • Band: THE GATES OF SLUMBER
  • Durata: 00:53:32
  • Disponibile dal: 14/09/2009
  • Etichetta:
  • Rise Above Records
  • Distributore: Audioglobe

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Fortunatamente questo 2009 vuole continuare a donarci qualche sorpresa e gli amanti del doom più classico ed ancorato agli 80’s dovranno ringraziare gli americani The Gates of Slumber per averci fatto questo regalo pre-natalizio. “Hymns of Blood and Thunder” è il quarto full-length della formazione che nel giro di cinque anni ha dato alle stampe anche una manciata di EP e di split album rimanendo sempre fedele al proprio stile classico e fortemente ancorato al passato. Lasciate perdere innovazione o tecnicismi strumentali, qui c’è spazio solo per feeling, oscurità ed epicità: dieci tracce lente e cariche di quello spirito ottantiano che in tanti cercano di riesumare ma in pochi riescono a ricreare. Contrariamente ad ogni logica di assimilabilità i cinquanta minuti che compongono l’album scorrono fluidi e senza grossi intoppi e contrariamente al precedente “Conqueror” le dieci tracce che compongono il lavoro prediligono l’immediatezza e l’impatto affidando a “The Doom of Aceldama” e “Descent Into Madness” il compito di condurre l’ascoltatore in un tunnel senza uscita nel loro lento e avvilente incedere. Karl Simon non ha un’ugola d’oro e la sua prestazione è lontana dall’essere definita perfetta: il frontman della formazione non riesce ad essere sempre convincente soprattutto nelle parti più dirette e concitate riscattandosi però nel migliore dei modi nelle parti più epiche e cariche di intensità. Il doom della formazione è fortemente debitore a formazioni come Black Sabbath, Saint Vitus e Cirith Ungol: riff semplici ed ipnotici, ritmi lenti e trascinati sostenuti da un basso sempre presente e così saturante nella sua semplicità. “Chaos Calling”, “Death Dealer”, “Iron Hammer” e “Blood and Thunder” sono un quartetto che non mancherà di colpirvi in tutta la sua stupefacente e coinvolgente immediatezza senza per questo scadere nella mera banalità. Il lato epico e più progressivo della band emerge con tracce come “Beneath the Eyes of Mars”, con “The Doom of Aceldama” e il suo finale in crescendo e tastiere dal sapore retrò, e l’ossessiva e malsana “Descent Into Madness”. In questo “Hymns of Blood and Thunder” non ci sono note superflue e i soli di Karl Simon sanno colpire al cuore senza risultare prolissi regalando emozioni e feeling allacciandosi perfettamente con l’atmosfera dei brani. Se ancora non dovesse bastarvi aggiungete al conteggio anche un produzione sobria ed equilibrata che calza a pennello con la classicità del lavoro. Dieci tracce, dieci centri: uno se non IL miglior album doom/epic dell’anno.

TRACKLIST

  1. Chaos Calling
  2. Death Dealer
  3. Beneath the Eyes of Mars
  4. The Doom of Aceldama
  5. Age of Sorrow
  6. The Bringer Of War
  7. Descent Into Madness
  8. Iron Hammer
  9. The Mist in the Mourning
  10. Blood And Thunder
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