voto
8.0
8.0
- Band: THE GATHERING
- Durata: 01:00:25
- Disponibile dal: /04/2006
- Etichetta:
- Sanctuary Records
- Distributore: Edel
Streaming non ancora disponibile
I The Gathering sono una band in continuo girovagare di etichette (oggi li ritroviamo sotto Sanctuary) e, soprattutto, in continua evoluzione. Il che era già parso evidente dalle precedenti pubblicazioni, ma risulta ancora più lampante alla luce del loro nuovo lavoro. Con “Home”, Anneke Van Giersbergen e i suoi compagni optano per un songwriting lievemente più compatto e lineare, svincolandosi in parte dalle tonalità trip-rock del precedente e acclamatissimo “Souvenirs” e andando ad abbracciare un universo un po’ più marcatamente (post) rock e pop. Cosa che si esplicita nella incantevole traccia posta in apertura: “Shortest Day”. Snella base rock sulla quale si innestano linee vocali molto aperte e dirette e una punteggiatura di elettronica semplice ma davvero ficcante, un elemento al quale i nostri sembrano proprio non poter più rinunciare. Sarebbe comunque sbagliato pensare che i The Gathering – individuata la “via del successo”- si siano poi limitati a ripeterla. Ciò non sarebbe stato affatto da loro. E, infatti, le restanti composizioni – pur rimanendo ancorate a strutture mai eccessivamente elaborate e superando di rado i cinque minuti di durata – vivono di vita propria: una vita che si basa su una psichedelia mai barocca o pretenziosa, profumi di post rock, dolcissime melodie vocali, ballate toccanti e mai prevedibili e un mood tipicament eautunnale che sembrava essere andato perso nelle ultime opere. “Waking Hour”, “A Noise Severe”, “Forgotten” e “Your Troubles Are Over” le perle di un disco vario, movimentato e oscuro, perfetto per questi ultimi giorni di tregua prima della calura estiva. Incuranti delle mode e delle suppliche di tanti fan che – a distanza di oltre dieci anni dalla su apubblicazione – non cessano di chieder loro un nuovo “Mandylion”, i The Gathering ci hanno nuovamente regalato un’ora di musica che trascende ogni definizione e che va più che mai dritta al cuore. “Home” è probabilmenteil loro miglior lavoro degli ultimi anni.