7.5
- Band: THE GREAT OLD ONES
- Durata: 00:52:22
- Disponibile dal: 27/04/2012
Spotify:
Apple Music:
Probabilmente un album come questo “Al Azif” dei The Great Old Ones non sconvolgerà la vita di nessuno. Magari passerà sotto silenzio, perché viene pubblicato da una piccola etichetta underground – la Les Acteurs De l’Ombre Productions – o perché l’operato dei suoi più noti padri putativi gli verranno sempre e comunque preferiti. Ma capita che, lasciando andare il disco nel lettore, ci si accorga di come questo abbia piacevolmente accompagnato una parte della nostra giornata e che un brano come la title track o “Visions Of R’lyeh” riesca a toccare la nostra sensibilità proprio al momento opportuno e che scivoli via in sincrono con il nostro umore. Capita insomma che un album di black metal atmosferico, vagamente declinato in salsa “post” e progressive, ben suonato e altrettanto ben prodotto, finisca per essere ascoltato di nuovo, nonostante degli evidentissimi rimandi a quanto gruppi come Altar Of Plagues, Castevet e, in parte, Imperium Dekadenz hanno concepito più o meno di recente. Probabilmente, se la band francese fosse riuscita a mantenere il songwriting sugli stessi livelli dei due notevoli pezzi di apertura, non avremmo esitato ad elargire un voto ancora più alto e, magari, ad inserire “Al Azif” tra i nostri Hot Album; il resto della tracklist, però, presenta qualche lungaggine di troppo di cui si deve tenere conto in sede di valutazione complessiva, assieme appunto a una personalità non esattamente eccelsa. Per lasciarsi definitivamente andare, meglio quindi aspettare i ragazzi all’appuntamento del secondo album. Nel frattempo, la nostra giornata continua a scorrere, e questo piccolo lavoro, defilato ma puntuale, con lei.