8.0
- Band: THE GREAT OLD ONES
- Durata: 00:53:25
- Disponibile dal: 16/04/2014
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Guardare a certo passato per scoprire il futuro. È questa la missione dei The Great Old Ones, mirabile creatura fuori dal tempo proveniente da Bordeaux. I Nostri giungono al secondo lavoro sulla lunga distanza con “Tekeli-Li”, sei tracce che sintetizzano gli sviluppi più recenti del suono black metal in un distillato dall’alto tasso emotivo. Pubblicato dalla piccola Les Acteurs de l’Ombre Productions, l’album decisamente non è un mero esercizio di stile. Il debut “Al Azif” aveva mandato segnali anche molto interessanti, ma complessivamente presentava un songwriting un filo altalenante, oltre ad una forma non curatissima (la produzione era un po’ arida). “Tekeli-Li”, invece, trasuda maturità sotto ogni aspetto. Qui dentro si ravvisano sentimento, impegno e soprattutto una scrittura sopraffina. Oltre agli ormai doverosi riverberi ipnotici, chitarre sature, focose accelerazioni e melodie a presa rapida – tutti elementi che quella frangia di black metal band influenzata da primi Altar Of Plagues, Ash Borer o Nachtmystium ha ormai da tempo a cuore – i ragazzi francesi sono qui riusciti a svelare quella che oseremmo definire una compiutissima colonna sonora per gli scritti di H.P. Lovecraft. Quasi come una versione black metal dei Sulphur Aeon, i The Great Old Ones con la propria musica riescono a far materializzare davanti ai nostri occhi minacciose entità fantasmagoriche e arcani mondi sommersi. Il suono è denso e siderale, ma al tempo stesso ricco di eleganza e passione. Fenomenali, in particolare, i contrappunti melodici: con poche pennate, i chitarristi riescono a scaraventarci in abissi di gelo e mistero, dove i colori sono solo ed esclusivamente freddi e la vita appena percettibile. Rispetto al debutto, si notano poi delle strutture più ragionate e funzionali: si procede sempre “per stanze”, con varie sezioni poste in sequenza, come se si trattasse di una suite, ma oggi i brani respirano meglio e riescono ad esprimere il loro pieno potenziale già dopo pochi ascolti. Da qualsiasi parte lo si prenda, “Tekeli-Li” si dimostra insomma un disco omogeneo, dove è sì possibile cogliere diverse sfumature stilistiche ed estetiche, ma anche grande ordine ed equilibrio. Un mare a volte placido, a volte in tempesta, ma sempre ricco per chi sa cogliere ed apprezzare determinati frutti “post” black metal. Un grande passo in avanti per questa enigmatica band.