7.0
- Band: THE HYDE
- Durata: 00:44:14
- Disponibile dal: 10/12/2013
- Etichetta:
- This Is Core Music
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Sembra proprio che questi The Hyde abbiano studiato la lezione per benino. I dischi dei Deftones e dei Korn sembrano essere stati presenti in heavy rotation all’interno degli stereo di questi piemontesi. La band si forma a Torino nel 2009 e, dopo essersi fatta le ossa on stage per qualche anno, pubblica un primo EP di inediti, “Evolutionary Trash”, nel 2012. Il lavoro risulta essere ancora piuttosto acerbo, però sembra cominciare ad aiutarli a trovare un proprio sound definito. E proprio con questo loro esordio sulla lunga distanza, i ragazzi sembrano avere trovato finalmente la giusta formula. Come preannunciato, lo spettro dei Deftones e dei Korn aleggia pesantemente su questo “Genetic Distortion”. I ragazzi sono grandemente debitori di quella frangia melodica del nu-metal/crossover di inizio secolo. Ad esempio, ascoltando un pezzo come “Negative Zero” ci sembra di avere sbagliato disco e messo su “Make Yourself” degli Incubus. “Alamut”, dal sapore post-grunge, “Attention Whore”, con quel suo bridge cattivissimo e metallico, “Spare Change”, con il suo dinamismo adrenalinico, sono tutte tracce magistralmente arrangiate e suonate, dall’hook melodico di prim’ordine. Anche se ogni tanto assistiamo ad una certa omogeneità a livello di melodie e chorus, il lavoro si attesta sempre su livelli medio-alti, mantenendo costantemente viva l’attenzione nell’ascoltatore. Tra gli altri episodi da segnalare abbiamo “Red D”, con quel suo intro dal gusto piacevolmente “industrialeggiante”, e “Hybris”, con quel suo drumwork trascinante e sempre sopra le righe. Siamo davvero contenti del lavoro svolto da questi giovincelli piemontesi, e di certo le nostre strade s’incroceranno ancora in futuro. Se non vedete l’ora di rispolverare le vostre tute Adidas chiuse nell’armadio da dieci anni, questo “Genetic Distortion” è l’album che fa per voi.