THE KOVENANT – SETI

Pubblicato il 27/03/2003 da
voto
8.5
  • Band: THE KOVENANT
  • Durata: 01:07:27
  • Disponibile dal: 31/03/2003
  • Etichetta:
  • Nuclear Blast
  • Distributore: Audioglobe

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“S.E.T.I.: Search for Extra Terrestrial Intelligence”. Un titolo programmatico, come programmatico è il contenuto di questo nuovo lavoro dei Kovenant, un vero e proprio Manifesto. Un manifesto di un cambiamento che ha portato i Kovenant anni luce lontano dal black metal degli esordi, ed un passo al di là di quell'”Animatronic” che, se da un lato rappresenta il disco della svolta stilistica, dall’altro, alla luce di quanto proposto in “SETI”, non può che essere considerato come una forma larvale dell’evoluzione Kovenantiana. Evoluzione tanto più stupefacente, se si pensa che essa si è compiuta nel corso di due album, e che ha prodotto un disco del calibro di “SETI”. Perché, è bene dirlo subito, “SETI” è un gran disco. Settanta minuti di cyber metal ultramoderno e al contempo drammatico, epico e maestoso, solenne e marziale, teatrale e tecnologico, le cui coordinate stilistiche puntano direttamente a gruppi come Rammstein e Nine Inch Nails. Basti ascoltare la bellissima opener “CyberTrash” per capire che non siamo molto lontani dai territori di quel capolavoro industrial/metal rappresentato da “Mutter”: chitarre iperdistorte, massicce ed effettate che creano riff violentissimi sopra i quali si inseriscono montagne di loop ed effetti, sovrastati da una voce declamatoria ed artificiale, quasi aliena, che esplode nel monumentale coro in cui si fonde con una dolce e soave voce femminile: un mix improbabile a cui i Kovenant riescono a dare una forma ed una ragione di essere. Si prosegue poi con la teatrale “Star By Star”, in cui ritorna anche il tipico cantato black che fa da contraltare ad un refrain fortemente catchy, che rimane impresso nella mente, così come impresso rimane il loop che apre il pezzo. E proprio l’alternanza di tre voci distinte, quella growling, quella pulita ma artificiale e quella femminile, costituisce l’altra trovata geniale di questo lavoro: voci apparentemente inconciliabili che, durante il corso dell’album, si inseguono, si alternano, si sovrappongono, si fondono dando a volte una grande dinamicità, a volte una grande potenza e teatralità alle canzoni. Ascoltate, a tale scopo, la bellissima “Neon”. E stupisce come in un disco così tirato trovino spazio anche momenti più riflessivi e pacati, come accade nella liquida ed eterea “Stillborn Universe” dalle atmosfere lunari. Con “SETI” i Kovenant raggiungono la piena maturità, arrivando al termine di quel percorso di rinnovamento stilistico intrapreso con “Animatronic”, e consegnando alle stampe un opera complessa ed ambiziosa, ma caratterizzata da una bellezza conturbante, con la quale si candidano a sicuri protagonisti di questo 2003.

TRACKLIST

  1. CyberTrash
  2. Planet Of The Apes
  3. Star By Star
  4. Via Negativa
  5. Stillborn Universe
  6. Acid Theatre
  7. Perfect End
  8. Neon
  9. Keepers Of The Garden
  10. Phantomime
  11. Hollow Earth
  12. Industrial Twilight
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