THE LAST TEN SECONDS OF LIFE – The Last Ten Seconds Of Life

Pubblicato il 05/02/2022 da
voto
4.5

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Il sesto disco in studio dei The Last Ten Seconds of Life, formazione deathcore attiva dal 2010 e proveniente dalla Pennsylvania, segna anche l’approdo ad Unique Leader, celebre etichetta di musica estrema e casa di Bloodtruth, Fallujah e Vulvodynia. Per un debutto del genere bisogna dare tutto e la formazione dimostra che il fine è proprio quello, scegliendo il ‘self titled’ come dichiarazione d’intenti. Nonostante il solido curriculum vitae con centinaia di esibizioni dal vivo e la fiducia dell’etichetta, purtroppo “The Last Ten Seconds Of Life” risulta da subito poco digeribile, con uno svolgimento eccessivamente prolisso articolato in quattordici tracce (comprese un interludio e una strumentale) per più di cinquanta minuti. Uno scoglio non grande quanto il contenuto, in ogni caso. Negli ultimi tempi il deathcore, genere di per sè divisivo, è tornato alla ribalta grazie a proposte azzeccatissime ed evolute come gli album di Lorna Shore, Brand Of Sacrifice, Vexed, Slaughter To Prevail e Whitechapel. C’è quindi un ritorno di fiamma, confermato nelle valide uscite del 2022 di Shadow of Intent e Fit for an Autopsy, che ha risvegliato i vecchi appassionati e ha attirato vari proseliti, verso i quali però i TLTSOL non riusciranno con tutta probabilità ad essere appetibili, prima di tutto perchè la proposta è abbastanza generica, meno estrema e meno sentita di quella della concorrenza, con la propensione a tempi lenti vicini al beatdown, riff poco memorabili, una scrittura che non riesce a costruire picchi emotivi e, in generale, pochi guizzi compositivi. Negli esempi di successo abbiamo citato gruppi che hanno integrato diverse influenze per diversificare la proposta, ma quando sono i TLTSOL a provarci si va di male in peggio: “Altar Of Poison” fa il verso agli Alice In Chains in maniera stonata, “Hate What You Love” vira casualmente verso il nu-metal in modo quasi parodistico, “Vampire (A Blood Ballad)” e “Glory Be 2 Misery” sono anch’esse un grattacapo a tinte alternative confuso, disgiunto, disorientante. E’ brutto da dire, ma siamo davanti ad un gruppo senza una visione, senza unità e con le migliori frecce nel proprio arco che risultano stantie e arretrate. Oltre al supporto di Unique Leader, i The Last Ten Seconds of Life hanno bisogno di un produttore e, soprattutto, di incanalare il talento con l’ispirazione.

TRACKLIST

  1. Invictus unto Fire
  2. Zapffe isn’t invited to the Party
  3. The Sabbath
  4. Birth of the Butcher
  5. Altar of Poison
  6. Guillotine Queen (Redux)
  7. Hate What You Love
  8. Vampire (a Blood Ballad)
  9. Glory be 2 Misery
  10. Wasted (interlude)
  11. Sickness in Seattle
  12. Suicide Watch
  13. A Lesson on Self Preservation
  14. Procession
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