6.0
- Band: THE LEGION
- Durata: 00:48:22
- Disponibile dal: 27/04/2009
- Etichetta:
- Listenable Records
- Distributore: Audioglobe
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Quasi a tappe forzate, prosegue la carriera dell’ottimo batterista Emil Dragutinovic, che, dopo aver dato di recente alle stampe un nuovo album dei Devian e girato con questi ultimi l’Europa di spalla ai Deicide, vede ora pubblicato il terzo full-length dei suoi The Legion, album successore del ben accolto “Revocation”. Diverse suggestioni caratterizzano questo nuovo lavoro dei black-death metallers svedesi: come al solito, le composizioni sono tutte molto lunghe e per atmosfere e principale impronta sonora possono ricordare i Dark Funeral più strutturati. Nel proseguire del disco però trovano spazio anche altri tipi di sonorità: certe soluzioni ritmiche richiamano i Morbid Angel, mentre una semi-inedita vena epicheggiante alcuni esperimenti dei Keep Of Kalessin. E gli esempi potrebbero continuare, visto che nelle nove tracce che compongono il disco si odono anche echi dei vecchi Marduk e Naglfar. Il gruppo ha studiato bene la lezione dei propri riferimenti… anche troppo, forse. Pur se tutto sommato gradevole, l’effetto alla fine è un po’ distaccato, quasi che i The Legion, nel badare troppo alla forma, questa volta abbiano tralasciato di infondere nel disco un po’ di personalità, di carattere e, soprattutto, di immediatezza. I brani, infatti, a volte risultano davvero troppo macchinosi e stentano a rimanere in mente anche in seguito a diverse fruizioni. Manca quel qualcosa che coinvolga fino in fondo e “A Bliss To Suffer”, pur se ottimamente confezionato da un punto di vista sonoro, finisce perciò per apparire un po’ anonimo e a tratti poco spontaneo. Speriamo vada meglio la prossima volta.