THE MORNINGSIDE – Yellow

Pubblicato il 29/05/2016 da
voto
7.0
  • Band: THE MORNINGSIDE
  • Durata: 00:48:50
  • Disponibile dal: 05/02/2016
  • Etichetta:
  • BadMoodMan Music

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Bastano le dolciastre arie post rock dell’opener “To The Last Point…” per risollevare l’ascoltatore: i The Morningside hanno per fortuna archiviato il bizzarro esperimento death-thrash di “Letters from the Empty Towns”, in favore di un ritorno al più maturo ed evocativo stile melodic doom-death degli inizi. Un “back to the roots” che molti pretendevano dalla band russa, anni fa segnalatasi con opere più che interessanti come “The Wind, The Trees And The Shadows Of The Past” e soprattutto “Moving Crosscurrent Of Time” e poi incappata nel suddetto passo falso, proprio quando da essa si attendeva il definitivo salto di qualità. “Yellow”, in ogni caso, ha tutte le carte in regola per rinsaldare il rapporto tra i The Morningside e i loro vecchi fan. Proprio come una volta, è dal filone doom-death che i ragazzi di Mosca traggono la loro principale fonte di ispirazione, dalla quale partono per proporre ritmi contemplativi che a tratti possono indurre ad uno stato ipnotico, per poi virarli verso sinistre rarefazioni e oscure venature black metal. È un sound che spesso poggia tutto su un forte senso di malinconia, colmo di limpide melodie, ma che non disdegna il ricorso a potenti aperture metal, calate lì proprio quando i contenuti si stanno facendo più placidi e accessibili, agitando l’ascolto e donando alla proposta maggiore imprevedibilità e spessore. A differenza degli esordi, il gruppo oggi evita di rifarsi troppo a quei mantra spogli e ossessivi tipici dei primi Katatonia, prediligendo appunto strutture più ricercate e vaghe velleità progressive. Gli Agalloch e le loro cangianti architetture doom/prog/folk sono il paragone più calzante per gli attuali The Morningside, anche se crediamo proprio che i Nostri non riusciranno mai a fare a meno di alcuni chiari omaggi alla vecchia tradizione dei Nineties; ad esempio, si presti l’orecchio all’attacco di “As A Pilgrim”, praticamente rubato alla chitarra di Greg Mackintosh! Tutto sommato, sembra proprio che il quartetto si sia ripreso dalla precedente battuta d’arresto e dalle conseguenti critiche: la migliore vena doom e gothic brucia ancora nei The Morningside, che con “Yellow” danno alle stampe un album ispirato e ricco di riflessioni, dove rassegnazione e speranza continuano la loro lotta rievocando i capitoli più riusciti della discografia. Ora non ci resta che sperare che la band continui su questa strada anche nell’immediato futuro.

TRACKLIST

  1. To The Last Point...
  2. As A Pilgrim
  3. Out Of Nest
  4. Missing Day
  5. Depot Only
  6. Clocks
  7. ... Then He Walked
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